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306 elementi trovati

  • Incontro con Christian Masset

    L’ambasciatore di Francia Christian Masset ha incontrato i soci della Fondazione in un incontro webinar. I temi della discussione hanno riguardato i rapporti tra l’Italia e la Francia, in particolare riguardo le loro prospettive in Europa. Nonostante la vicinanza geografica e culturale, sono ancora molte le opportunità che i due Paesi possono cogliere, sia dal punto di vista dell’alleanza geopolitica che dal punto di vista economico. Gli interventi dei nostri soci hanno suggerito buone pratiche che possono essere adottate per rafforzare i rapporti tra i due Paesi.

  • Incontro con Marco Alverà

    Marco Alverà AMMINISTRATORE DELEGATO SNAM “Rivoluzione verde e transizione ecologica: il ruolo di Snam” Lunedì 8 marzo 2021 Nel nostro piano strategico al 2024, introduce l’AD, ci siamo dati l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica al 2040, con un target intermedio di abbattimento del 50% delle emissioni di CO2 equivalente entro il 2030. Guardando all’esterno, ci stiamo impegnando a contribuire sempre di più alla decarbonizzazione del sistema, con oltre 700 milioni di euro di investimenti previsti nei nostri nuovi business per la transizione energetica, come il biometano, la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica e l’idrogeno. Come ha sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel messaggio inviato insieme ad altri Capi di Stato al Climate Action Summit di due anni fa, il cambiamento climatico è la sfida chiave del nostro tempo e la nostra è l’ultima generazione ad avere l’opportunità di combatterla efficacemente. ​ La Hydrogen Strategy varata dall’Unione Europea e le strategie nazionali annunciate da alcuni paesi, inclusa l’Italia, sono un passo importante nella giusta direzione affinché l’idrogeno possa contribuire all’obiettivo di rendere l’Europa il primo continente a zero emissioni nette di CO2 al 2050. Siamo convinti che l’Italia abbia un posizionamento ideale, sia in termini di competenze sia a livello geografico, per svolgere un ruolo di rilievo nell’ambito di una strategia europea per l’idrogeno. Siamo uno dei primi tre paesi europei nelle tecnologie termiche, in quelle meccaniche e in quelle per la produzione dell’idrogeno. Abbiamo aziende energetiche leader mondiali nei rispettivi settori e disponiamo di un forte knowhow nella ricerca, come dimostrano anche le recenti iniziative di Enea. Siamo già oggi un hub del gas affacciato sul Mediterraneo, uno degli snodi fondamentali per gli approvvigionamenti energetici presenti e futuri. Il potenziale naturale per la produzione di idrogeno da rinnovabili è significativo nel Sud Italia ed è enorme nel Nord Africa. Il nostro Paese potrà essere un ponte infrastrutturale verso la Germania, che giocherà un ruolo chiave nell’economia globale dell’idrogeno. La nostra rete si sta preparando alla rivoluzione dell’idrogeno: stimiamo che circa il 70% dei tubi gestiti da Snam sia già pronto a trasportare percentuali crescenti di idrogeno. Abbiamo anche adottato una normativa interna per l’approvigionamento di materiali per i nuovi gasdotti che consentano di trasportare non sologas naturale e biometano ma anche, in prospettiva, percentuali crescenti di idrogeno fino al 100%.

  • Uscita di Sicurezza - Il nuovo libro di Giulio Tremonti in libreria dal 25 gennaio

    Mettere l’ordine al posto del caos; separare l’attività produttiva dall’attività speculativa; chiudere la bisca della finanza, in modo che siano i giocatori e non noi a pagare per le perdite sulle puntate; ristabilire il primato delle regole; pensare a investimenti pubblici in beni di interesse collettivo. Solo così, mettendo la ragione al posto degli spread, l’uomo al posto del lupo, il pane al posto delle pietre, si può uscire da questo mostruoso videogame in cui siamo entrati senza capirlo e senza volerlo. In questo libro c’è la traccia per arrivare insieme all’uscita di sicurezza. Visita www.giuliotremonti.it

  • Conferenza stampa - Due cose buone per il Sud

    Conferenza stampa di Giulio Tremonti e Antonio Gentile (ex sottosegretario all’Economia con delega alle questioni economiche del Mezzogiorno) al Senato per la presentazione della Banca del Mezzogiorno e 3 miliardi di bond per il Sud. Al seguente link è disponibile la registrazione audio della conferenza: https://www.radioradicale.it/scheda/345395

  • Incontro con Carlo Cottarelli

    Il Professore Carlo Cottarelli ha incontrato via webinar i soci e gli amici della Fondazione sul tema dello stato dell’economia italiana prima, durante e dopo il Covid. I problemi dell’economia del Paese sono di lungo periodo e la pandemia ha ulteriormente colpito il sistema economico italiano, già privo di una crescita sostenuta negli anni passati. Questa crisi però regala l’opportunità di riformare, dopo tanti anni, molti settori la cui produttività è necessaria per poter finalmente osservare un rilancio del Paese. Gli interventi hanno ricordato quali settori è necessario riformare e hanno sottolineato l’urgenza di non mancare questa finestra di opportunità.

  • Resoconto Annuale 2020

    ResPublica presenta la sintesi delle attività per l’anno 2020, un anno che, nonostante le difficoltà della Pandemia e la necessità di incontri virtuali si è caratterizzato per un’intensa attività di relazioni, proposte e studi per individuare una visione e una strategia per la ripartenza del Paese. Di seguito il documento ufficiale:

  • Incontro con Riccardo Zecchina

    Riccardo Zecchina PROFESSORE IN DATA SCIENCE, MACHINE LEARNING E PHYSICS PRESSO IL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLE DECISIONI, UNIVERSITÀ BOCCONI Intelligenza Artificiale: come funziona e quali saranno le sue applicazioni (a 360 gradi) nei prossimi anni LL’Italia si è maggiormente specializzata nell’utilizzo dei data base e meno sugli algoritmi rispetto ai Paesi europei, ma il ritardo è recuperabile. Egli distingue tra AI e AGI. L’AI corrisponde al Machine learning ossia alla capacità delle macchine di apprendimento autonomo. L’AGI invece è la capacità delle macchine di utilizzare il ragionamento deduttivo, ma su questo ambito non sono stati fatti grandi progressi. Nel 2010 abbiamo assistito a una esplosione di algoritmi e nella capacità di calcolo delle macchine. Si è sviluppato quello che viene definito Machine Learning (apprendimento automatico) cioè la capacità di riconoscimento dei dati da parte delle macchine. Il Professore sottolinea che tali abilità si basano sugli esempi che l’uomo immette negli algoritmi. Le macchine non sono dotate di creatività e flessibilità. Tali strumenti aumentano le capacità cognitive umane, ma sono tecniche che richiedono competenze di dominio umane, per questo motivo è sempre più urgente che il capitale umano sia dotato di abilità e conoscenze e che le persone siano convertite all’utilizzo di queste applicazioni (tecniche computazionali). «Oggi la disponibilità della materia prima (i dati) è quasi infinita - spiega Zecchina - ma il problema è come utilizzarla in modo produttivo ed efficace, utilizzando sistemi automatici di analisi. Le applicazioni sono sterminate: dalle tlc alla medicina; dalla manifattura alla biologia». La parola magica è algoritmo, punto di arrivo dello schema di analisi che deve poter macinare gigabyte di misurazioni e variabili per risolvere problemi concreti: ad esempio valutare una mammografia senza margini di errore, oppure fermare un robot della linea di assemblaggio prima che si guasti, oppure studiare una nuova promozione che massimizzi gli incassi per una catena di supermercati. Intelligenza artificiale e robotica stanno cambiando il mondo e il modo di percepirlo. Una rivoluzione tecnologica, in particolare quello dell’AI, che negli ultimi 10 anni ha avuto un’accelerazione esponenziale e che sta trasformando tutti i settori economici. Siamo davanti a un cambiamento epocale e la grande domanda posta dalla società in generale è quali conseguenze ci si possa aspettare da questa rivoluzione, in particolare sul mondo del lavoro. La diffusione delle tecnologie digitali di Industria 4.0 all’interno del mondo della manifattura è solo uno degli aspetti che porta una maggiore domanda di competenze “matematiche” da parte delle imprese ed è il motivo per cui sono numerosi gli atenei in Italia a puntare su queste nuove specializzazioni.

  • Incontro con Francesca Pasinelli

    Francesca Pasinelli DIRETTORE GENERALE FONDAZIONE TELETHON Ricerca scientifica per rispondere a un bisogno di salute: l’esperienza di Fondazione Telethon L’attuale emergenza coronavirus ha reso evidente il valore universale e l’importanza della ricerca, che deve divenire pilastro degli investimenti pubblici e privati. Fondazione Telethon, presieduta da Luca di Montezemolo, studia le malattie genetiche rare, in trent’anni ha investito su oltre 2600 progetti di ricerca. Importanti i traguardi raggiunti dalla ricerca medica di Fondazione Telethon, molte delle scoperte, pur riguardando malattie genetiche rare, trovano successiva applicazione nella cura di malattie più comuni. Una delle iniziative promosse dalla Fondazione, in risposta all’emergenza sanitaria attuale, è un bando dedicato a progetti che utilizzino le malattie genetiche come modello per far luce su COVID19 e il comportamento del nuovo coronavirus. In questi mesi sono emersi diversi punti di contatto con l’ambito di studio della Fondazione: dai sistemi di trasporto che il virus sfrutta per riprodursi una volta infettata la cellula (gli stessi mutati in alcune malattie genetiche del “traffico cellulare”), a specifiche molecole responsabili, quando alterate, di malattie genetiche che sono risultate essere coinvolte anche nell’interazione tra SARS-CoV2 e le cellule umane. Molta attenzione viene posta da Fondazione Telethon al sistema di valutazione per l’erogazione dei fondi, con una certificazione di qualità, sul modello anglosassone, che premia il merito e i risultati misurati periodicamente attraverso il numero e la qualità delle pubblicazioni scientifiche. Secondo la Direttrice Pasinelli è necessario che la ricerca scientifica sia destinataria privilegiata dei fondi del Recovery Plan. La pandemia ha infatti messo in evidenza quanto la ricerca scientifica sia fondamentale e che la scienza, quando fatta bene, è sempre preziosa, e presto o tardi, finisce per divenire una cintura di sicurezza per l’umanità.

  • Incontro con Vincenzo Manes

    Vincenzo Manes PRESIDENTE DI FONDAZIONE ITALIA SOCIALE E FONDATORE DI FONDAZIONE DYNAMO Terzo settore e Welfare: cinque idee per il sociale Lunedì 2 novembre 2020 Manes durante lo speech ha presentato la struttura e le attività di Fondazione Italia Sociale. FIS nasce per volontà dello Stato, per essere una fondazione nazionale con lo scopo di aumentare le risorse private da dedicare a iniziative e progetti sociali di dimensioni e impatto per tutto il Paese. Rappresenta una novità nel panorama della filantropia italiana, modellata sull’esempio delle grandi fondazioni di altre nazioni (King Baudouin Foundation Belgio, Fondation de France Francia, Charity Aid Foundation Regno Unito). Gli scopi della Fondazione sono essenzialmente: 1. Contribuire ad aumentare da 10 a 15 miliardi di euro entro il 2030 le risorse filantropiche destinate agli enti del Terzo settore, attraverso iniziative proprie o culturali a sostegno di una filantropia diffusa e attività di raccolta diretta di fondi; 2. Finanziare a fondo perduto ogni anno, e con interventi di durata fino a 10 anni, da 15 a 20 iniziative replicabili, sostenibili e rilevanti su tutto il territorio nazionale realizzate da enti del Terzo settore; 3. Creare occupazione, investendo nello sviluppo del Terzo settore che, da ormai 15 anni, è il settore che produce più posti di lavoro stabili; 4. Accrescere la consapevolezza culturale e ispirare il maggior numero di persone con esempi positivi sul ruolo civico del Terzo settore e della filantropia, come fattore di coesione e sviluppo sociale.

  • Confronto tra Fondazioni

    Fondazione ResPublica ha voluto raccogliere in forma sintetica le principali proposte e linee guida contenute nei documenti proposte per la ripresa post-Covid. Nel documento vengono confrontate le posizioni emerse da autorevoli Think Tank del Paese che si sono distinti nel proporre una risposta alle conseguenze della crisi su 5 aree fondamentali per lo sviluppo economico: “Formazione, Innovazione, Produttività, Investimenti e Fiscalità” Sono stati analizzate le posizioni di Task Force Colao, The Aspen Institute, Fondazione ResPublica, Associazione MinimaMoralia, Fondazione FareFuturo. Abbiamo, inoltre, voluto inserire le misure indicate nel piano “France Relance”, pubblicato a settembre dal Presidente Emmanuel Macron, al fine di includere un confronto internazionale con un grande paese pesantemente colpito dall’epidemia.

  • Incontro con Marco Buti

    Marco Buti CAPO DI GABINETTO DEL COMMISSARIO PER L’ECONOMIA PAOLO GENTILONI COMMISSIONE EUROPEA E GIÀ DIR. GEN. AFFARI ECONOMICI E FINANZIARI L’Europa si è desta. Sfide e opportunità per l’Italia Martedì 7 luglio 2020 Marco Buti sul tema del Recovery Plan italiano afferma «È essenziale che questo proponga un disegno di sistema incentrato sull’asse europeo della sostenibilità e dell’innovazione digitale. Non sarebbe efficace comporre i temi e l’insieme di progetti operativi mediante una strategia bottom up che si basi sulle iniziative che i vari ministeri o le singole regioni hanno nel cassetto o elaborano indipendentemente l’uno dall’altro». I passati e ripetuti fallimenti nell’utilizzazione dei fondi strutturali, da parte dell’Italia, dovrebbero rappresentare un’utile guida in negativo sugli errori che è possibile evitare. Questo però non significa che il governo italiano possa accentrare tutte le analisi e le decisioni senza avvalersi dei contributi degli attori economico - sociali. Il governo dovrebbe fungere da collettore, coordinatore e selettore anche delle esigenze elaborate da istituzioni e da corpi intermedi. Gli obiettivi generali del Recovery Fund sono: 1. Affrontare sfide e priorità del Semestre Europeo 2. Rafforzare crescita, resilienza e creare lavoro 3. Contribuire alla coesione economico-sociale 4. Contribuire alla transizione verde/digitale Tali obiettivi dovranno trovare execution e coerenza nei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza dei Paesi europei. Ciò che l’economista ha tenuto a sottolineare è che i fondi per essere erogati necessitano di piani definiti e puntuali, che verranno monitorati dalla Commissione europea costantemente e in tutte le fasi di realizzazione. Saranno verificate tutto le fasi del processo di attuazione delle policy, dai provvedimenti legislativi, ai decreti attuativi, ai meccanismi di implementazione fino agli obiettivi raggiunti.

  • Una visione per la ricostruzione

    Fondazione ResPublica pubblica “Una visione per la ricostruzione: creare una Nazione più prospera”. Questo lavoro raccoglie i contributi dei gruppi di lavoro della Fondazione che si sono impegnati durante la pandemia per individuare soluzioni concrete al rilancio del Paese e migliorare la situazione economica. La Fondazione, con l’aiuto di eminenti personalità che ne hanno condiviso i contenuti, si è focalizzata su cinque temi chiavi essenziali per la ricostruzione del sistema-paese e che a nostro avviso rappresentano le linee direttrici prioritarie da perseguire nell’azione di governo: Capitale Umano: per dare maggior valore al lavoro; Fiscalità : per un sistema fiscale più semplice, equo e competitivo; Produttività : per creare nuova ricchezza; Innovazione: per promuovere la modernizzazione; Investimenti: per sostenere lo sviluppo economico. Scarica qui la versione online del documento:

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