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- Lettera aperta alle Istituzioni Europee: la scelta dell'Europa
Martedì 16 luglio, sei importanti think tank europei hanno inviato ai vertici delle Istituzioni europee Ursula von der Leyen, Roberta Metsola e Charles Michel una lettera aperta sulle scelte politiche che l’Europa dovrà fare per fronteggiare i molteplici scenari di crisi in corso. I think tank firmatari sono la Fondazione Astrid (Roma), la Fondazione ResPublica ( Milano), il Centre for European Reform (Londra-Bruxelles-Berlino), la Fundaciòn Alternativas (Madrid), Les Gracques (Parigi), e Terra Nova (Parigi). Abbiamo anche loro preannunciato che oggi l’avremmo resa pubblica inviandola ai principali giornali del Paese nel quale ciascun think tank opera. In allegato trovate il testo della Open Letter to the European Institutions: Europe’s Choice . Le adesioni a questa Lettera aperta alle Istituzioni europee possono essere inviate a Europe.Choice@astrid.eu o a l.carbone@fondazionerespublica.org .
- Termometro Economico
I dati macroeconomici relativi al biennio 2021-2022 hanno mostrato la possibilità per il Paese di tornare su un percorso di moderata crescita, anche rispetto agli altri grandi paesi europei. Riteniamo che la crescita degli ultimi anni non possa essere un mero rimbalzo, ma sia anche la dimostrazione di una capacità delle nostre imprese di innovare, di competere sui mercati esteri e di sostenere l'occupazione e i redditi. Con questo lavoro vogliamo misurare e mantenere questa situazione alla quale guardiamo con cauto ottimismo , per andare oltre le difficoltà immediate e sostenere con determinazione i punti di forza dell'Italia. Abbiamo voluto riunire " Dieci Saggi dell'economia " che con spirito di servizio hanno accettato il nostro invito a mettersi a disposizione per offrire un'analisi critica e prospettica sulle opportunità e sui rischi che potranno investire il Paese nei prossimi mesi. Per questo abbiamo chiesto la collaborazione di ISTAT, con l'obiettivo di creare un "termometro" della nostra economia con 40 indicatori sintetici e selezionati, capaci di valutare con tempestività lo stato di salute del Paese. Analizzando questo strumento i "Saggi" trasmetteranno un breve commento bimestrale inerente alla variazione di questi indicatori, allo scopo di segnalare i mutamenti che a loro giudizio richiederanno un'attenzione particolare da parte delle Istituzioni. Confidiamo nell'utilità dello strumento per supportare gli organi politici nelle decisioni che dovranno prendere per la prosperità della Nazione. Ottava uscita del "Termometro Economico": Pur in uno scenario di crescita moderata, prevista all'1% nel 2024 e all'1,1% nel 2025, sono molti i segnali di preoccupazione e incertezza evidenziati dagli indicatori. L'aumento della spesa pubblica richiederà scelte politiche importanti volte al contenimento del deficit. Settima uscita del "Termometro Economico": Nell'attuale edizione emergono segnali contrastanti nell'analisi degli indicatori, che si traducono in una forte incertezza nelle prospettive di crescita economica. Criticità emergono anche dal settore industriale, dove aumenta la fiducia in tutti i settori, nonostante i dati sul fatturato delle imprese siano nuovamente negativi. Sesta uscita del "Termometro Economico": Nonostante il ribasso nelle aspettative di crescita dell'EU e dell'Italia, rileviamo un ulteriore miglioramento di alcuni segnali positivi che si andavano profilando e ci sembrano incoraggianti per i prossimi mesi. Quinta uscita del "Termometro Economico": Il quadro economico generale resta critico, ma con alcuni segnali positivi che abbiamo ritenuto opportuno sottolineare e che speriamo possano consolidarsi nell’anno nuovo. Quarta uscita del "Termometro Economico": La fotografia che emerge dagli indicatori appare purtroppo meno favorevole di quella prevista solo pochi mesi fa, e richiederà quindi particolare attenzione nel quarto trimestre 2023 e nei primi mesi del 2024. Terza uscita del "Termometro Economico": Pur in un contesto di generale tenuta della nostra economia, preoccupano in particolare i dati che arrivano dall’industria, dove riteniamo che il dato pur positivo di maggio sulla produzione industriale non possa essere interpretato come un’inversione strutturale del trend negativo degli scorsi mesi, così come le prospettive per il settore immobiliare e delle costruzioni, che rischia di essere impattato dal forte calo delle compravendite immobiliari. Seconda uscita del "Termometro Economico": Guardiamo con favore ai dati economici dell’Italia, ormai da più di due anni superiori a quelli registrati dagli altri grandi Paesi europei, confidando nei nostri “Dieci Saggi” per interpretare il “sentiment” economico attraverso l’analisi delle variazioni delle determinanti della crescita. Prima uscita del "Termometro Economico": Solo in occasione di questa prima uscita, la visione dei "Dieci Saggi" sulle prospettive economiche nei rispettivi comparti di studio.
- L'impatto del cloud computing sull'economia italiana
Venerdì 4 novembre si è tenuto a Roma (presso l’Hotel Hassler, Trinità dei Monti 6) la presentazione della ricerca “L’impatto del cloud computing sull’economia italiana” realizzata dalle Fondazioni ResPublica in collaborazione con Astrid. L’evento ha visto la partecipazione di Jean-Philppe Courtois, Presidente Microsoft International, che ha tenuto l’intervento conclusivo. Sono intervenuti inoltre: Carlo Iantorno (Direttore Innovazione di Microsoft Italia), Eugenio Belloni (Presidente di ResPublica), Franco Bassanini (Presidente di Astrid), Stefano Riela (Direttore Scientifico di ResPublica). La ricerca dimostra che dall’introduzione del cloud computing l’Italia trarrebbe vantaggi competitivi importanti rispetto ai principali partner dell’UE. Risulta essere, infatti, maggiore il margine di miglioramento in questo senso, dato il ritardo italiano circa la penetrazione delle ICT e delle relative innovazioni di processo e di prodotto. Più rilevante è il beneficio che dal ricorso al cloud computing possono ricavare le PMI, anche per mitigare gli svantaggi derivanti dalla loro insufficienza dimensionale. Più significativo è parimenti il vantaggio competitivo che dall’introduzione del cloud computing trarrebbero le Regioni del Mezzogiorno, la cui crescita rappresenta il passaggio cruciale per la competitività complessiva del nostro sistema Paese. Qui è possibile scaricare il documento di ricerca:
- Investment Compact 2018
Investment Compact 2018 rappresenta una base programmatica per la attività di ResPublica durante l’anno delle elezioni legislative. I dieci tavoli di lavoro hanno visto il coinvolgimento di importanti ed autorevoli esperti del mondo delle professioni e delle istituzioni con l’obiettivo di sviluppare un contributo di idee e proposte per la crescita del Paese. Clicca qui per scaricare l’intero report:
- Fiscalità per la crescita
Considerazioni in tema di spending review e per una riforma della tassazione sulle imprese e sulle persone in Italia La leva fiscale rappresenta una delle leve principali in mano ai governi per orientare e sostenere la crescita economica. Al fine di offrire dati e analisi utili alla discussione, ResPublica ha pubblicato un paper per considerare impatti e costi delle diverse opzioni possibili in caso di riforma della fiscalità. Questo contributo intende fare chiarezza sui costi di alcune ipotesi di riforma recentemente avanzate mostrando anche l’impatto che queste avrebbero sulle diverse categorie di beneficiari. Lo studio si è avvalso della collaborazione benevola di importanti studi fiscali e accademici che la Fondazione sentitamente ringrazia per la disponibilità mostrata. L'analisi è stata realizzata dall’Ufficio Studi di Fondazione ResPublica e, in particolare, da: Alessandro Stefano Barbina - Direttore Ufficio Studi Fondazione ResPublica; Matteo Callegari - Senior Research Associate Fondazione ResPublica; Laura Carbone - Direttore Relazioni Istituzionali Fondazione ResPublica. Clicca qui per scaricare il documento:
- Favorire la quotazione in borsa.
Fondazione ResPublica e Fondazione Astrid sono liete di presentare il rapporto finale della ricerca "Time for growth: favorire la quotazione in borsa". Obiettivo della ricerca è stato quello di presentare proposte innovative e concrete per semplificare e rendere più efficienti le procedure di quotazione offrendo alle imprese, in particolare quelle di media dimensione, una reale alternativa al finanziamento bancario e una opportunità di crescita e sviluppo nell’arena competitiva di un mondo globalizzato. La ricerca si è sviluppata su tre differenti moduli: 1. Una survey sulla quotazione nel mercato mobiliare italiano. Il lavoro, elaborato attraverso la trasmissione di un questionario alle principali società quotate e non quotate (1.000 imprese) è volto a conoscere e valutare i principali ostacoli alla quotazione, la percezione delle imprese circa il mercato mobiliare italiano, le motivazioni che supportano la decisione di quotarsi o non quotarsi; 2. Una ricerca sulla quotazione nelle principali Borse del mondo. Il lavoro esamina le best practice estere relativamente ai costi di quotazione ed al quadro normativo di riferimento; 3. Un’indagine in tema di quotazione di borsa presso le principali istituzioni finanziarie che operano a Milano. Di seguito la locandina dell'evento di presentazione del report e il documento elaborato a valle della ricerca:
- La costruzione europea
"La Costruzione Europea motore della crescita” è lo studio che Fondazione ResPublica, su iniziativa di Roberto Maroni e del presidente Eugenio Belloni, ha pubblicato in vista delle prossime elezioni europee. Il documento è stato presentato da Roberto Maroni e Giampaolo Galli lunedì 15 aprile in un incontro riservato presso la sede della Fondazione a Milano. Al fine di sostenere il dibattitto e la libera circolazione delle idee e di fornire uno strumento utile e di confronto politico, il documento è stato trasmesso alle Istituzioni di governo e ai candidati alle elezioni europee dei principali partiti politici italiani nelle cinque circoscrizioni. Quattro le macro-aree analizzate: Inclusività, Sicurezza, Politiche economiche e Giovani. All’interno dello studio sia proposte tecniche – dalla necessità di un rafforzamento del bilancio UE all’introduzione di forme di risk sharing per ridurre il rischio sovrano nei bilanci delle banche – sia proposte più innovative, quali il recepimento del diritto alla ricerca della felicità (già presente nella Costituzione degli Stati Uniti) tra i principi cardine dell’Unione Europea. L’Italia ha bisogno dell’Europa per creare quella massa critica che le consentirà di partecipare da protagonista alle difficili sfide del nostro tempo. La produttività è il faro per guidare la rinascita economica dell’Unione, puntando su innovazione e lifelong learning e su un maggiore equilibrio tra vita lavorativa e privata. Il documento propone un modello di Europa che guarda all’uomo, non solo alla sfera economica, per costruire un’unione sociale e solidale tra i Paesi europei e garantire diritti di sicurezza e inclusione. Con questo lavoro ResPublica ha inteso sviluppare un contributo apartitico, destinato a tutti gli schieramenti politici che abbiano a cuore la crescita dell’Italia all’interno della comune casa europea con proposte e misure concrete per consolidare la posizione dell’Italia in Europa e agire nell’interesse dei cittadini. Si ringrazia per la collaborazione e la disponibilità il Presidente Roberto Maroni e per il contributo di idee e contenuti, espressi a titolo personale, Carlo Altomonte, Patrizia Simona Bussoli, Claudio Casnedi. Gregorio de Felice, Roberto Nicastro Giuseppe Vegas. Per informazioni sui contenuti del documento: Alessandro Stefano Barbina - Direttore Ufficio Studi Fondazione ResPublica; Matteo Callegari - Senior Research Associate Fondazione ResPublica; Laura Carbone - Direttore Relazioni Istituzionali Fondazione ResPublica. Scarica qui il documento:
- Confronto europeo post-Covid
Il Recovery Plan rappresenta un’occasione irripetibile per lo sviluppo e la competitività dei prossimi anni del nostro Paese. Tutti i Paesi europei stanno attivando ingenti risposte per fronteggiare la crisi economica e consentire la ripresa. ResPublica a novembre 2020 ha pubblicato un documento che accosta le principali linee di azione presentate nei piani di Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. Nel caso dei quattro Paesi UE, tali piani beneficeranno delle risorse previste dal Recovery Fund, mentre nel caso britannico si tratterà di risorse proprie. La quantità di risorse pianificate riflette la situazione di partenza e la necessità di intervenire per colmare le differenze nelle aree più deboli dei singoli Paesi europei. Il documento riassume quindi i seguenti piani: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (fino a 209 mld); France Relance (100 mld); The German Fiscal Package (fino a 130 mld); Plan de la Recuperacion, Trasformation e Resilienta (fino a 140 mld); UK Winter Economic Plan (fino a 100 mld).
- Una visione per la ricostruzione
Fondazione ResPublica pubblica “Una visione per la ricostruzione: creare una Nazione più prospera”. Questo lavoro raccoglie i contributi dei gruppi di lavoro della Fondazione che si sono impegnati durante la pandemia per individuare soluzioni concrete al rilancio del Paese e migliorare la situazione economica. La Fondazione, con l’aiuto di eminenti personalità che ne hanno condiviso i contenuti, si è focalizzata su cinque temi chiavi essenziali per la ricostruzione del sistema-paese e che a nostro avviso rappresentano le linee direttrici prioritarie da perseguire nell’azione di governo: Capitale Umano: per dare maggior valore al lavoro; Fiscalità : per un sistema fiscale più semplice, equo e competitivo; Produttività : per creare nuova ricchezza; Innovazione: per promuovere la modernizzazione; Investimenti: per sostenere lo sviluppo economico. Scarica qui la versione online del documento:
- Confronto tra Fondazioni
Fondazione ResPublica ha voluto raccogliere in forma sintetica le principali proposte e linee guida contenute nei documenti proposte per la ripresa post-Covid. Nel documento vengono confrontate le posizioni emerse da autorevoli Think Tank del Paese che si sono distinti nel proporre una risposta alle conseguenze della crisi su 5 aree fondamentali per lo sviluppo economico: “Formazione, Innovazione, Produttività, Investimenti e Fiscalità” Sono stati analizzate le posizioni di Task Force Colao, The Aspen Institute, Fondazione ResPublica, Associazione MinimaMoralia, Fondazione FareFuturo. Abbiamo, inoltre, voluto inserire le misure indicate nel piano “France Relance”, pubblicato a settembre dal Presidente Emmanuel Macron, al fine di includere un confronto internazionale con un grande paese pesantemente colpito dall’epidemia.
- Una visione lunga, oltre il tempo del Recovery Plan
È uno sguardo alle politiche di lungo periodo per guidare lo sviluppo dell’Italia nel prossimo decennio quello che Fondazione ResPublica, think tank che da oltre vent’anni è impegnato nello studio delle politiche economiche e di crescita ha sintetizzato nel suo ultimo lavoro “Una visione lunga…oltre il tempo del Recovery Plan”. Un lavoro di sintesi che ha raccolto in un corposo volume una visione sul futuro dell’Italia da oggi trasmessa ai principali esponenti istituzionali, del mondo accademico e professionale, come contributo di discussione e dibattito. “Non sappiamo quale Paese ci troveremo di fronte dopo che gli investimenti e le riforme previste saranno avviate e in esecuzione e quali conseguenze positive lasceranno. Dobbiamo interrogarci da subito su quali sfide l’Italia dovrà affrontare e su quali settori, emergenti e innovativi, dovremo investire per raggiungere il più possibile una posizione di maggiore eccellenza nel futuro” - sostiene Eugenio Belloni, Presidente di Fondazione ResPublica, che ha raccolto in questo rapporto le voci di alcuni tra i più autorevoli “saggi” e personalità del mondo accademico, istituzionale ed economico del Paese per delineare una rotta per l’Italia in una visione prospettica del mondo di domani. Gli interventi del rapporto sono introdotti da una analisi economica di Carlo Altomonte e di Gregorio de Felice con l’obiettivo di avere una “buona moneta” al termine del PNRR. I grandi temi sui quali ResPublica ha voluto concentrarsi sono legati alle sei missioni definite dal nostro Paese, in accordo con l’Unione Europea, per l’utilizzo dei fondi Next Generation EU: Rivoluzione verde e Transizione ecologica; Digitalizzazione e innovazione, competitività, politiche industriali; Inclusione e coesione; Infrastrutture per una mobilità sostenibile; Salute; Istruzione e ricerca. Hanno voluto contribuire con la propria visione a comporre i 32 interventi in ordine di apparizione: Carlo Altomonte, Gregorio De Felice, Enrico Cereda, Giorgio Metta, Riccardo Zecchina, Fabio Benasso, Antonio Foglia, Andrea Mignanelli, Carlo Carraro, Patrizia Grieco, Alberto Bitetto, Valentina Bosetti, Gianluigi Castelli, Carlo Ratti, Ferruccio Resta, Alessandro Stefano Barbina, Roberto Callieri, Silvia Rovere, Federico Sutti, Francesco Profumo, Andrea Sironi, Giovanna Dossena, Marco Simoni, Giuliana Paoletti, Paola Profeta, Anna Tavano, Maurizia Villa, Giancarlo Blangiardo, Massimo De Andreis, Paolo Scudieri, Giuseppe Vegas, Fabio Ciceri, Luciano Ravera, Giuseppe Recchi, Rosanna Tarricone. Di seguito il documento integrale:
- Una riforma per la prosperità
Nel luglio 2021 l’Ufficio Studi ha pubblicato, con il contributo degli associati, il working paper "Una riforma per la prosperità: ridare potere d’acquisto al ceto medio italiano". Si tratta di un contributo di analisi per la riforma sul reddito delle persone fisiche che, attraverso esempi concreti, ha lo scopo di sensibilizzare il Governo sulla necessità di concentrare il maggior taglio fiscale sulla classe media, oggi fortemente penalizzata. Il documento, discusso con i referenti del gruppo fiscalità di ResPublica, è stato trasmesso agli interlocutori di riferimento delle Istituzioni e del Governo. Scarica il paper per approfondire.