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306 elementi trovati

  • Paper - Un dialogo costruttivo tra regolazione e politica della concorrenza nei servizi di int. gen.

    Il tema della fusione tra aziende municipalizzate è particolarmente caldo in Italia e in Europa: fusioni e acquisizioni potrebbero nascondere dei rischi per i cittadini, sia in quanto consumatori che in quanto contribuenti. Il working paper “Un dialogo costruttivo tra regolazione e politica della concorrenza nei servizi di interesse generale” di Stefano Riela conduce un’accurata analisi sui rischi e le opportunità che una maggiore concorrenza nei servizi di interesse generale potrebbe avere sul benessere collettivo.

  • News - Esiste una Terza Via?

    Fondazione ResPublica pubblica “Esiste una terza via? Saggi sul mutamento di direzione del pensiero socialista” di Michael Novak, volume che intende indagare alcuni aspetti del cosiddetto “capitalismo democratico” di cui l’autore fu pioniere. Un capitalismo legato alla più ampia diffusione dei diritti di proprietà, a una democrazia esercitata dentro le rigide regole del costituzionalismo liberale e ai sentimenti morali della tradizione umanistica e cristiana che rappresenta per Novak la strada maestra delle nostre società. Il confronto che si instaura nel testo con le più note voci oggi a favore della “Terza Via”, quali Anthony Giddens, John Lloyd e Paul Ormerod, permetterà ai lettori di formarsi una opinione fondata su di un tema di grande rilevanza per la discussione politica dei giorni nostri.

  • Working Paper – An assessment of the social market economy in the EU

    Il working paper “An Assessment of the Social Market Economy in the EU” di Stefano Riela è l’evoluzione dell’articolo “The EU needs a Social Market Economy, now more than ever”, contenuto in “Reforming Europe, the role of the Centre-Right” ed edito da Constantine Arvanitopoulus (Springer, 2009). Crescita, coesione e stabilità sono le chiavi di successo per il modello di economia sociale e di mercato dell’Unione Europea. Il paper realizza un’attenta analisi di alcuni aspetti riguardanti il modello sia dal punto di vista sociale che del mercato.

  • Report EIF - The Digital World in 2025

    Il 29 settembre European Internet Foundation (EIF) presenta al Parlamento Europeo il report “The Digital World in 2025” richiamando l’attenzione di leader e policy-makers sulle implicazioni economiche e socio-politiche della rivoluzione digitale. Quello che EIF propone non è una mera previsione sul futuro, ma un’analisi dei probabili sviluppi del mondo digitale basati sulle dinamiche oggi osservabili. A tali osservazioni si accompagna l’identificazione di aspetti chiave e di politiche che necessariamente si troveranno ad occupare uno spazio maggiore nel contesto di riferimento. Le azioni intraprese in questi ambiti nei prossimi cinque anni, sostiene EIF, contribuiranno a determinare la posizione dell’Europa nel 2025. Il progetto “The Digital World in 2025”, lanciato nel 2008, ha previsto una serie di eventi a promozione del dibattito e dello sviluppo delle tematiche affrontate. Parallelamente a tale programma, è stato elaborato il report presentato ora al Parlamento Europeo. Partendo dall’osservazione delle profonde trasformazioni in atto, il report propone un paradigma attraverso cui immaginare il mondo digitale del futuro: alla base vi è il concetto di “collaborazione di massa”, una dimensione che va affermandosi grazie alla disponibilità sempre più totale di sistemi, reti e strumenti di comunicazione digitali ad alta velocità e capacità. Quali saranno le caratteristiche fondamentali di questo scenario sul piano economico, politico e sociale? Che dinamiche tecnologiche, ma non solo, ne guideranno lo sviluppo? Cosa significherà in termini macroeconomici e strutturali tale rivoluzione? Come influirà sul ruolo del governo e del servizio pubblico? EIF offre un’analisi di questi ambiti al fine di sollevare una questione politica che le nostre società democratiche sono chiamate ad affrontare oggi: “quale mondo digitale vogliamo”?

  • News - La Commissione propone una soluzione per rafforzare la Vigilanza Finanziaria nell'UE

    Il 23 settembre la Commissione europea ha adottato una serie di progetti legislativi per rafforzare la vigilanza sul settore finanziario. Il pacchetto legislativo in questione istituirà un nuovo consiglio europeo per il rischio sistemico (ESRC) e un sistema europeo delle autorità di vigilanza finanziaria (ESFS). La crisi finanziaria attuale ha messo in luce le lacune del quadro europeo della vigilanza con la sua frammentazione a livello nazionale nonostante la creazione, più di un decennio fa, di un mercato unico europeo e l’importanza delle istituzioni paneuropee. Le proposte legislative presentate in data odierna mirano a risolvere tali lacune a livello di vigilanza sia micro che macroprudenziale, istituendo: • un consiglio europeo per il rischio sistemico (ESRB) , per controllare e valutare i rischi per la stabilità finanziaria del sistema finanziario nel suo insieme (“vigilanza macroprudenziale”). A tal fine l’ESRB metterà in guardia preventivamente in merito a rischi sistemici che potrebbero accentuarsi e, laddove necessario, raccomanderà l’adozione di provvedimenti per far fronte a tali rischi; • un sistema europeo delle autorità di vigilanza finanziaria (ESFS) per la vigilanza dei singoli istituti finanziari (“vigilanza microprudenziale”), consistente in una rete di autorità nazionali di vigilanza finanziaria che cooperano in tandem con le nuove autorità europee di vigilanza, istituite a seguito della trasformazione dei comitati per i settori, bancario, degli strumenti finanziari e delle assicurazioni e pensioni aziendali o professionali. Si tratta dell’Autorità bancaria europea (EBA), l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali (EIOPA) e l’Autorità europea per i valori mobiliari (ESMA). L’ESRB potrà formulare raccomandazioni e ammonimenti agli Stati membri (e alle autorità nazionali di vigilanza) e alle autorità europee di vigilanza che dovranno conformarsi o, in caso negativo, motivare la loro decisione. Siederanno nell’ESRB i vertici della BCE, le banche centrali nazionali, le autorità europee e quelle nazionali di vigilanza. L’istituzione dell’ESRB è in linea con diverse iniziative adottate a livello multilaterale o al di fuori della UE, compresa la creazione di un consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board) da parte del G20. Per quanto riguarda la vigilanza microprudenziale, esistono attualmente tre comitati del settore dei servizi finanziari per la vigilanza microfinanziaria (per la vigilanza dei singoli istituti finanziari) a livello UE con poteri esclusivamente consultivi: il comitato delle autorità europee di vigilanza bancaria (CEBS), il comitato delle autorità europee di vigilanza delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali (CEIOPS) e il comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari (CESR). Le nuove autorità assumeranno tutte le funzioni di tali comitati oltre ad alcune competenze supplementari, tra cui: • elaborare proposte di norme tecniche nel rispetto dei principi di una migliore regolamentazione ; • risolvere le controversie tra autorità nazionali di vigilanza, nei casi in cui la normativa imponga loro di cooperare o di trovare un accordo; • contribuire a garantire un’applicazione coerente delle norme tecniche; • comunitarie (anche attraverso valutazioni reciproche); • l’Autorità europea per i valori mobiliari avrà poteri diretti di vigilanza sulle agenzie di rating del credito; • un ruolo di coordinamento in situazioni di emergenza. Le proposte di cui trattasi sono state oggetto di ampie consultazioni sia dopo la pubblicazione delle raccomandazioni del gruppo di esperti incaricato dal Presidente Barroso e presieduto dall’ex direttore generale del FMI Jacques de Larosière, sia tra la fine di maggio e la metà di luglio, dopo la presentazione delle proposte della Commissione al Consiglio europeo. Il vertice di giugno della UE ha avallato le proposte della Commissione e ha auspicato una rapida adozione dei necessari testi legislativi.

  • Suggested Paper - Multilateral responses to the global food crisis

    Skyrocketing food prices in 2007 and 2008 have produced social and political unrest in many developing countries and threaten to precipitate an unprecedented humanitarian crisis. This article by Matias E. Margulis looks at the present food crisis through the analytical lenses of international political economy and global governance. The study of the food crisis is enhanced by contextualizing the crisis within broader processes of globalization. The review is divided into three parts. The first section examines the magnitude of the current food crisis and clarifies what is meant by the term ‘global food crisis’. The second section reviews the policy measures implemented in response to the crisis, focusing particularly on the multilateral level. The third section examines two vital elements of the multilateral response, emergency food aid and establishing an international agreement on biofuels, and identifies key obstacles to their efficacy.

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