Il 23 settembre la Commissione europea ha adottato una serie di progetti legislativi per rafforzare la vigilanza sul settore finanziario. Il pacchetto legislativo in questione istituirà un nuovo consiglio europeo per il rischio sistemico (ESRC) e un sistema europeo delle autorità di vigilanza finanziaria (ESFS). La crisi finanziaria attuale ha messo in luce le lacune del quadro europeo della vigilanza con la sua frammentazione a livello nazionale nonostante la creazione, più di un decennio fa, di un mercato unico europeo e l’importanza delle istituzioni paneuropee. Le proposte legislative presentate in data odierna mirano a risolvere tali lacune a livello di vigilanza sia micro che macroprudenziale, istituendo:
• un consiglio europeo per il rischio sistemico (ESRB) , per controllare e valutare i rischi per la stabilità finanziaria del sistema finanziario nel suo insieme (“vigilanza macroprudenziale”). A tal fine l’ESRB metterà in guardia preventivamente in merito a rischi sistemici che potrebbero accentuarsi e, laddove necessario, raccomanderà l’adozione di provvedimenti per far fronte a tali rischi;
• un sistema europeo delle autorità di vigilanza finanziaria (ESFS) per la vigilanza dei singoli istituti finanziari (“vigilanza microprudenziale”), consistente in una rete di autorità nazionali di vigilanza finanziaria che cooperano in tandem con le nuove autorità europee di vigilanza, istituite a seguito della trasformazione dei comitati per i settori, bancario, degli
strumenti finanziari e delle assicurazioni e pensioni aziendali o professionali. Si tratta dell’Autorità bancaria europea (EBA), l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali (EIOPA) e l’Autorità europea per i valori mobiliari (ESMA).
L’ESRB potrà formulare raccomandazioni e ammonimenti agli Stati membri (e alle autorità nazionali di vigilanza) e alle autorità europee di vigilanza che dovranno conformarsi o, in caso negativo, motivare la loro decisione.
Siederanno nell’ESRB i vertici della BCE, le banche centrali nazionali, le autorità europee e quelle nazionali di vigilanza. L’istituzione dell’ESRB è in linea con diverse iniziative adottate a livello multilaterale o al di fuori della UE, compresa la creazione di un consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board) da parte del G20.
Per quanto riguarda la vigilanza microprudenziale, esistono attualmente tre comitati del settore dei servizi finanziari per la vigilanza microfinanziaria (per la vigilanza dei singoli istituti finanziari) a livello UE con poteri esclusivamente consultivi: il comitato delle autorità europee di vigilanza bancaria (CEBS), il comitato delle autorità europee di vigilanza delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali (CEIOPS) e il comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori
mobiliari (CESR).
Le nuove autorità assumeranno tutte le funzioni di tali comitati oltre ad alcune competenze supplementari, tra cui:
• elaborare proposte di norme tecniche nel rispetto dei principi di una migliore regolamentazione ; • risolvere le controversie tra autorità nazionali di vigilanza, nei casi in cui la normativa imponga loro di cooperare o di trovare un accordo; • contribuire a garantire un’applicazione coerente delle norme tecniche; • comunitarie (anche attraverso valutazioni reciproche); • l’Autorità europea per i valori mobiliari avrà poteri diretti di vigilanza sulle agenzie di rating del credito; • un ruolo di coordinamento in situazioni di emergenza.
Le proposte di cui trattasi sono state oggetto di ampie consultazioni sia dopo la pubblicazione delle raccomandazioni del gruppo di esperti incaricato dal Presidente Barroso e presieduto dall’ex direttore generale del FMI Jacques de Larosière, sia tra la fine di maggio e la metà di luglio, dopo la presentazione delle proposte della Commissione al Consiglio europeo. Il vertice di giugno della UE ha avallato le proposte della Commissione e ha auspicato una rapida adozione dei necessari testi legislativi.