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  • Incontro con Toni Volpe

    Toni Volpe AMMINISTRATORE DELEGATO FALCK RENEWABLES Transizione energetica e rinnovabili: Falck Renewables, un nuovo modello di business martedì 12 luglio 2022 __________________________________________________________________________________ L’incontro con Toni Volpe, amministratore delegato di Falck Renewables, rientra nel ciclo di incontri riservato alla conoscenza di storie di successo di eccellenze italiane, che operano in settori strategici ad alto potenziale. Il gruppo Falck nasce nel 1906, punto di riferimento nella produzione di acciaio per l’industria italiana e tra i primi gruppi in Italia a costruire impianti per la produzione di energia per via idroelettrica, per garantire il funzionamento delle acciaierie. ​Con la crisi strutturale dell’acciaio, dalla metà degli anni ’70, il Gruppo sposta il baricentro delle attività verso l’ambiente e la produzione di energia, anche da fonti rinnovabili, avviando un vasto programma nel settore termoelettrico, sviluppando centrali di cogenerazione a ciclo combinato per usi industriali e teleriscaldamento e divenendo in pochi anni uno dei player più importanti nel settore della produzione di energia rinnovabile. Falck Renewables, con i suoi 1.370 MW di capacità rinnovabile installata tra Italia, Regno Unito, Spagna, Francia, Norvegia, Svezia è uno dei campioni nazionali della transizione energetica. L’azienda sviluppa, progetta, costruisce e gestisce impianti di produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili, da fonti eoliche, solari, WtE e da biomasse. Attualmente per realizzare un nuovo impianto eolico in Italia ci vogliono 7-8 anni. Per un impianto fotovoltaico occorrono 3-4 anni. Sarebbe auspicabile che si possa arrivare a ottenere l’autorizzazione in un anno per l’eolico e in 6 mesi per il solare. Altrimentisarà molto difficile centrare gli obiettivi di decarbonizzazione. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza ci sono 24 miliardi di euro per transizione energetica e mobilità sostenibile. Le risorse messe a disposizione dall’Italia, così come quelle stanziate dall’Europa con il Next Generation EU, sono una piccola parte di quanto necessario per raggiungere gli obiettivi al 2050.  Se ben gestite potranno rafforzare le infrastrutture e le competenze, ma l’aspetto fondamentale è che possano accelerare e catalizzare ulteriori investimenti. L’elemento più importante sono le riforme previste, che sono il fattore indispensabile per favorire gli investimenti necessari. C’è ancora troppa burocrazia per sviluppare nuovi progetti di eolico e fotovoltaico. Ci sono stati passi avanti sui processi autorizzativi per lo sviluppo dei progetti, ma non hanno risolto in maniera fondamentale i problemi. Vale per l’Italia ma anche nel resto d’Europa. Serve una semplificazione dei processi per le autorizzazioni, occorre ridurre i passaggi da superare per il via libera su progetti molto semplici e con un impatto ambientale molto basso. Le amministrazioni pubbliche dovrebbero avere tempi vincolanti da rispettare. Stiamo avviando in Puglia e in Calabria i primi progetti di eolico marini, le pale in alto mare considerata una delle tecnologie più promettenti, afferma Volpe. Secondo le stime in Italia si potrebbero installare 10-20 GW di potenza rinnovabile con l’eolico marino. Ci stiamo dedicando a questa tecnologia perché ha un impatto ambientale complessivo più basso dell’eolico a terra. Sulla costa l’unico impatto è la costruzione di una stazione elettrica. Infine c’è l’aspetto importante della forte ricaduta sul territorio: la filiera produttiva dell’eolico è europea, la costruzione e il mantenimento degli impianti sviluppa una filiera locale che coinvolge porti e aziende. Un impianto eolico marino genera circa 1500 posti di lavoro diretti nel medio-lungo termine (4000 nei periodi di massima necessità), e, dopo l’entrata in esercizio, circa 150 posti per la manutenzione (di cui l’80% da risorse locali).  Due le osservazioni di Volpe su tassazione degli extra-profitti e inclusione di nucleare e gas nella tassonomia europea: la tassazione sugli extra-profitti, pur comprendendo le esigenze del governo, presenta alcuni dubbi. In molti casi gli extra-profitti non ci sono, perché i contratti sono a prezzo fisso e a lungo termine, i soggetti che hanno guadagni superiori al previsto sono diversi, ci sono i trader sui derivati, ma anche chi fa energia da fonti termiche.Tasse come questa avranno un impatto sui nuovi progetti da costruire: il cambio in corsa delle regole scoraggia gli investimenti e rallenta i piani. In secondo luogo la tassonomia europea invece non cambia molto. Gli investitori hanno già i loro criteri per capire se un investimento è green o meno e l’etichetta dell’Unione europea ha un valore relativo.

  • Colazione con l'On. Lia Quartapelle

    Venerdì 24 giugno è stata tenuta una colazione di lavoro operativa con l'On. Lia Quartapelle, Responsabile Esteri PD e Senior Advisor Africa ISPI, sul tema “Le conseguenze geopolitiche dell’invasione russa in Ucraina: quali cambiamenti attendono l’Italia e l’Europa?”. L’incontro è stato tenuto presso la sala di rappresentanza della Fondazione e si inserisce nei Tavoli Tematici e nei gruppi di lavoro della Fondazione.

  • Incontro con Paolo Graziano

    Lunedì 20 giugno Paolo Graziano, Presidente e Amministratore Delegato Magnaghi Aeronautica, è intervenuto in Fondazione sul tema “Strategicità e innovazione dell’industria aeronautica”. L’incontro è stato tenuto presso la sala di rappresentanza della Fondazione. MA Group è un’azienda che opera nel settore dell’Aerospazio con sedi in Italia, Brasile e Stati Uniti, il Gruppo conta oltre 80 anni di esperienza nel settore, che le hanno consentito di porsi come uno dei partner di nicchia più innovativi e affidabili dei principali programmi aeronautici internazionali. Fortemente orientato all’innovazione tecnologica, MA Group è uno dei principali player nel programma di ricerca europeo Clean Sky 2, pensato per favorire lo sviluppo di tecnologie dirompenti nel settore dell’aviazione migliorando le prestazioni ambientali degli aerei. In questo contesto sfidante MA Group riveste un ruolo chiave in diversi progetti ambiziosi, tra questi c’è il progetto T-WING, come Core-partner di Leonardo Elicotteri, finalizzato alla progettazione e produzione di un’innovativa ala in composito di nuova generazione.

  • Colazione di lavoro con Franco Bruni

    Martedì 21 giugno è stata tenuta in Fondazione una colazione operativa con Franco Bruni, Vice Presidente Esecutivo ISPI e Professore di Economia Monetaria e Internazionale presso l'Università Bocconi, sul tema “L’evoluzione del modello capitalistico”. L’incontro si inserisce nei lavori del gruppo “Evoluzione dei mercati finanziari” e intende offrire alcuni spunti su come il sistema capitalistico si stia modificando alla luce dei cambiamenti sociali e dell’importanza delle tematiche ESG.

  • Rilanciare l'occupazione

    Nell'era dell'evoluzione digitale Da diversi anni ci interroghiamo sugli impatti che la digitalizzazione e l'automazione industriale avranno sui livelli di occupazione e sul mondo del lavoro. Le moderne tecnologie digitali e le prospettive di sviluppo dell’IA (intelligenza artificiale) rischiano secondo alcune fonti di minacciare l’occupazione anche nel settore terziario, il più protetto finora, consentendo da un lato un rapido aumento della produttività, ma dall’altro una riduzione degli occupati in ambiti ancora oggi human intensive. Guardando alla precedente rivoluzione industriale (anni 80 e 90) il grande "shift" tra settore secondario e terziario, acceleratosi a partire dalla fine del XX secolo, consentì un sensibile aumento degli occupati nei servizi, compensando il calo dell’occupazione nel settore secondario imputabile al miglioramento della produttività connessa alla digitalizzazione e robotizzazione dell’industria manifatturiera. L'attuale timore di cali occupazione nel perimetro della cosiddetta “quarta rivoluzione industriale” del XXI secolo, risiede nel rischio che non si siano create le condizioni idonee perché la quota di occupati investita da queste trasformazioni possa migrare verso altre funzioni, o altri servizi a maggior valore aggiunto, dove la capacità umana sia ancora un fattore insostituibile. Anche considerando il grande beneficio per il mondo economico e l’apertura di nuove opportunità conseguibile in comparti oggi poco toccati dalla digitalizzazione, questa transizione richiede di essere gestita e guidata con politiche lungimiranti, volte ad anticipare i trend emergenti e rispondere a possibili (e auspicabilmente temporanei) cali dell’occupazione. Tutto questo avverrà in un mercato del lavoro che, sempre in relazione alle nuove tecnologie, sta subendo una delle più grandi trasformazioni della storia, perdendo le classiche connotazioni di "spazio" e di "tempo" che lo avevano contraddistinto nel passato. Una risposta efficace a questi fenomeni potrà avvenire attraverso azioni volte a: 1. Individuare i comparti di sviluppo, connessi a nuove tecnologie e servizi, che possano rappresentare nuove aree di occupazione e le aree invece più a rischio di cali occupazionali; 2. Guidare il re-skilling e la formazione del capitale umano verso questi settori chiave del futuro, al fine di disporre di lavoratori preparati per i campi in espansione; 3. Sostenere politiche attive al lavoro capaci di favorire l’incontro tra domanda e offerta e garantire adeguato accompagnamento ai lavoratori; 4.Garantire forme di welfare atte a limitare gli impatti sociali di pause, più o meno lunghe, ma sempre più frequenti, nella vita dei lavoratori;. 5. Comprendere e non ostacolare i cambiamenti nel mondo del lavoro, portando a un graduale superamento di alcuni assiomi dominanti e + sfruttando i vantaggi che possono derivare dalle tecnologie per il sistema economico e i lavoratori. Dalle esperienze storiche del passato emerge come accompagnare questi fenomeni consenta da un lato di godere pienamente delle opportunità scaturenti da questa “quarta rivoluzione industriale”, dall’altro di gestire più efficacemente le conseguenze sociali di più o meno repentini cali occupazionali; che avrebbero invece come effetto una crescita della disuguaglianze, tra gli esclusi dal nuovo modello e i principali beneficiari della digitalizzazione. E’ proprio a questi ultimi che andrà richiesto uno sforzo aggiuntivo affinché possano avere un ruolo nel destinare una quota, seppur minima della nuova ricchezza prodotta, al sostegno delle categorie di lavoratori che verranno investiti dal cambiamento tecnologico. Obiettivo di questo paper è trovare alcune risposte, per quanto parziali, sui timori dell'impatto delle nuove tecnologie e dell'intelligenza artificiale sull'occupazione. Al contempo evidenziare i principali cambiamenti del mondo del lavoro e su questo gettare le basi per lo sviluppo di politiche capaci di creare le condizioni per un incontro tra la domanda e l'offerta, tenendo conto delle opportunità che si potranno cogliere dalla crescente digitalizzazione nel mondo dell'occupazione.

  • Seminario: L'intelligenza Artificiale per la crescita delle imprese

    ResPublica, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e DevoLab Bocconi, ha organizzato un seminario per comprendere l'evoluzione e le prospettive dell'IA per la crescita delle imprese. Il seminario è stato tenuto lo scorso 13 giugno. L'incontro ha l'obbiettivo di individuare forme concrete con cui spingere la produttività attraverso l'uso dell'IA. Sul tema IA, ResPublica ha potuto contare sulla collaborazione del Prof. Gianluigi Castelli, capogruppo dei tavoli di lavoro sulle politiche industriali della Fondazione e Direttore del DevoLab Bocconi. Al seminario sono intervenuti anche il Prof. Riccardo Zecchina, professore di Machine Learning e Direttore del Dipartimento di Computing Science dell'Università Bocconi, Severino Meregalli, Coordinatore Scientifico del DevoLab, e Massimo Proverbio, Chief IT Digital and Innovation Officer di Intesa Sanpaolo.

  • Incontro con Carlo Rosa

    Lunedì 6 giugno Carlo Rosa, Amministratore Delegato di DiaSorin, è intervenuto in Fondazione sul tema: “DiaSorin, un’eccellenza italiana nelle diagnostica”. “Diagnostic is our life” è lo slogan di DiaSorin, un’importante azienda italiana che opera nell’immunodiagnostica e nella diagnostica molecolare con dei successi molto significativi. L’azienda, con sede principale in provincia di Vercelli, è stata in prima linea per lo sviluppo di test diagnostici per il coronavirus, fornendo risposte rapide ed efficaci alle diverse esigenze dei laboratori e degli ospedali. Di recente ha completato l’acquisizione di Luminex Corporation. Con questa operazione DiaSorin entra nel settore life sciences, fortificando il proprio legame con la ricerca accademica e scientifica, con la prospettiva di anticipare futuri trend di mercato, creare occasioni di collaborazione di lungo termine con aziende biotecnologiche e farmaceutiche e avendo la possibilità di sviluppare test costruiti sulla tecnologia multiplexing per futuri progetti di Value Based Care basati su algoritmi diagnostici.

  • Incontro con Carlo Carraro

    Giovedì 26 maggio, Carlo Carraro, già Rettore Università Ca’ Foscari Venezia e Professore Ordinario di Economia Ambientale, è intervenuto in Fondazione sul tema: “Transizione ecologica tra sfide e opportunità“. L’incontro è stato tenuto presso la sala di rappresentanza della Fondazione. Numerosi sono stati gli interventi e gli spunti di riflessione.

  • Colazione di lavoro con Stefano Caselli

    Martedì 24 maggio è stata tenuta in Fondazione una colazione di lavoro operativa con Stefano Caselli, Professore Ordinario di Intermediari Finanziari e Prorettore per l’internalizzazione Università Bocconi, sul tema “Strumenti finanziari innovativi per la crescita delle imprese”. L’incontro si inserisce nei Tavoli Tematici della Fondazione ed è particolarmente dedicato ai membri dei gruppi di lavoro: “Finanza per la crescita”.

  • Incontro con Paolo Magri

    Lunedì 16 maggio, Paolo Magri, Vice Presidente Esecutivo e Direttore ISPI è intervenuto in Fondazione sul tema: “Scenari globali, evoluzione geopolitica e guerra in Ucraina”. L’incontro è stato tenuto presso la sede di rappresentanza della Fondazione. Numerosi sono stati gli interventi e gli spunti di riflessione.

  • Colazione di lavoro con Alessia Cappello

    Mercoledì 11 maggio è stata tenuta presso la sala di rappresentanza della Fondazione una colazione di lavoro con Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e alle Politiche del Lavoro del Comune di Milano. Il tema dell’incontro è “Prospettive e opportunità economiche per la Città di Milano”. L’incontro si inserisce nei tavoli tematici della Fondazione ed è particolarmente dedicato ai membri dei gruppi di lavoro: “Smart cities e rigenerazione urbana” e ” Capitale Umano nell’era della rivoluzione digitale“.

  • Working Paper - Spending Review

    La fase di attuazione del PNRR, nel più ampio contesto del Next Generation EU e delle politiche espansive e riformiste ad esso correlate, rappresenta un’occasione irripetibile per la modernizzazione del sistema fiscale italiano. Una riforma fiscale orientata alla crescita può divenire l’elemento fondante di una ripresa economica dell’Italia capace di dare continuità al “rimbalzo” post pandemia. ResPublica ha accolto con favore la riforma fiscale varata dall’Esecutivo e orientata alle conclusioni dell’Indagine Parlamentare sulla riforma IRPEF guidata dall’On. Luigi Marattin, avente l’obiettivo di semplificare e ridurre il carico fiscale ai fini della crescita. Nel documento di ResPublica “Fiscalità per la crescita” pubblicato del 2019 (riportato in basso), sono state analizzate diverse ipotesi di riforma dell’imposizione, individuando parziali coperture a sostegno. Sulla base di questi precedenti lavori, questo paper parte dal presupposto che la riduzione della spesa pubblica improduttiva sia una delle chiavi per recuperare ulteriori coperture da destinare ad un taglio fiscale. L’iniezione di fondi europei nel contesto del Recovery Fund non può infatti far dimenticare l’esigenza di comprimere le inefficienze storiche della spesa pubblica italiana, attraverso una efficace azione di spending review.

Fondazione ResPublica ETS | Via Antonio Beretta, 6 ,20121 Milano | tel: (+39) 02 86462364/2367 | fax 02 8646 2193 

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