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Tra le più storiche Fondazioni politiche italiane ResPublica nasce nel 1998 per volontà di un gruppo di professori dell’Università Bocconi con l’obiettivo di formare una piattaforma di ispirazione liberale volta a orientare le politiche pubbliche italiane. Tra questi figuravano gli ex Rettori Carlo Secchi e Angelo Provasoli, il futuro Ministro Giuliano Urbani e alcune eminenti figure accademiche nel campo economico e della pubblica amministrazione.

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Allora come oggi l’Italia e l’Europa stanno vivendo una fase di transizione che pone sfide geopolitiche e industriali crescenti. ResPublica vuole offrire un contributo nell’individuare le caratteristiche della modernizzazione e dello sviluppo economico promuovendo un nuovo ruolo dell’Europa, e dell’Italia in Europa, che passa necessariamente dalla difesa della libertà dei cittadini, punto centrale di qualsiasi organizzazione di matrice liberale.

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Resta un punto fermo la visione fortemente europeista della Fondazione, che vede nell’UE la “Comunità di Destino” capace di rispondere efficacemente ai bisogni dei cittadini europei del XXI secolo e la fiducia del progresso economico e nei legami internazionali e commerciali per promuovere la pace e la ricchezza delle nazioni.

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​Oggi, dopo oltre venticinque anni, ResPublica rappresenta un luogo privilegiato di dibattito e confronto per la classe dirigente italiana nell’affrontare i gravi problemi che viviamo e per immaginare soluzioni capaci di coniugare i valori e la cultura tradizionali con una visione moderna dello Stato, della politica, dell’economia, dei rapporti sociali in quadro di un’Europa forte e competitiva

Proporre alla pubblica opinione ed alle classi dirigenti questa visione, e articolarla in proposte di politiche pubbliche, è lo scopo per cui è nata Fondazione ResPublica, ed intorno al quale abbiamo riunito le forze intellettuali - accademiche e imprenditoriali - più autorevoli della tradizione liberale e riformista del nostro Paese.

​La politica che si fa nei partiti e nelle Istituzioni non ha sempre tempo per riflettere e per sperimentare: non ha infatti spazio per esercitare un libero confronto con idee e proposte diverse. Ha il vincolo doveroso della responsabilità verso il Paese, anche quando vorrebbe avanzare idee innovative non ancora mature o accettate.

La Fondazione ha invece quel tempo e quello spazio necessario per portare avanti una riflessione e uno studio, e nessuno le pone vincoli che non siano quelli della coerenza con la propria matrice ideale e civile.

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Con la sua attività la Fondazione ha il compito di preparare e formare l’azione politica, partendo da una chiara impostazione dei valori, e trovando un giusto equilibrio tra autonomia e coinvolgimento politico.

Nella sua libertà ResPublica si impegna quindi a servire la "Politica" ponendosi l’obiettivo di quell’indipendenza che si conquista con il rigore del metodo operativo e con la serietà scientifica dei contenuti. 

​​​Dalla sua costituzione, abbiamo organizzato centinaia di incontri con primarie figure del mondo politico e imprenditoriale nazionale e internazionale, oltre che decine di tavoli di lavoro tecnici aventi l’obiettivo di formulare proposte, documenti, riflessioni destinati alle Istituzioni e aventi lo scopo di risolvere e superare le criticità del nostro modello.

 L’autorevolezza dei nostri associati, primarie figure dell’economia e dell’impresa, insieme allo stretto contatto con i migliori esperti dell’accademia, offre oggi ai nostri tavoli spunti e riflessioni sempre attuali e capaci di suscitare visioni, a volte coraggiose, che hanno saputo in questi anni cambiare la percezione in alcuni specifici ambiti contribuendo al progresso economico e sociale del nostro Paese.

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