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- Incontro con Vincenzo Manes
Il 21 settembre Vincenzo Manes, Presidente Associazione Dynamo Camp Onlus e Presidente Intek Group, ha illustrato ai Soci il progetto: “Fondazione Italia per l’economia sociale: una proposta per il terzo settore”. La serata è stata l’occasione per presentare ai soci la nuova Fondazione costituita per iniziativa dello Stato e aperta alla partecipazione di fondazioni di erogazione, imprese e attori del terzo settore.
- Seminario EIN - Long Term Growth - Berlino
Nei giorni 19 e 20 gennaio si è tenuto, presso la sede di Berlino di Deutsche Bank, il seminario di European Ideas Network sul tema “Long Term Growth: organizing the stability and attractiveness of European Financial Markets”. Al seminario hanno partecipato tra gli altri: Rodrigo de Rato y Figaredo, President of Bankia, Former Managing Director of the IMF), Joseph Daul (Chairman of the EPP Group in the European Parliament), Wolfgang Schäuble (German Minister of Finance, Member of the Deutsche Bundestag). Per ResPublica era presente il Presidente della Fondazione Eugenio Belloni.
- News - Efficienza energetica nel piano di e-government 2012
Come migliorare le performance della Pa? Innovando i servizi per i cittadini e le imprese attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie ICT. La Divisione Tecnologie Innovative del CNIPA ed i Dipartimenti di Energetica (DENER), Automatica e Informatica (DAUIN), Elettronica (DELEN) ed Ingegneria Elettrica (DELET) del Politecnico hanno sfruttato le loro competenze specifiche nei settori dell’efficienza energetica, della strumentazione di misura, del controllo e della trasmissione dati wireless per dar vita ad un ambizioso progetto. Partner d’eccellenza per questo accordo è il CNIPA, il Centro Nazionale per l’informatica della Pubblica Amministrazione, che vede tra le sue principali mission anche quella di promuovere attività sperimentali a contenuto tecnologico innovativo finalizzate all’incremento dell’efficienza nella Pubblica Amministrazione. L’obiettivo comune consiste nel contenimento dei consumi energetici e nel riutilizzo delle nuove tecnologie ICT per la realizzazione di soluzioni avanzate. Lo scenario di applicazione di queste tecnologie è quello della città digitale: la città si dematerializza in interfacce ad hoc in grado di risolvere problemi e gestire servizi, come ad esempio videosorveglianza, infomobilità, controllo intelligente e re-instradamento dei flussi di traffico, rilevazione parametri ambientali, micropagamenti in mobilità. Il progetto verrà realizzato anche attraverso la collaborazione già avviata dal Politecnico con il Massachusetts Institute of Technology. Entra quindi in gioco il programma di lavoro “InnoW@tt PA” che permette di perseguire obiettivi di risparmio attraverso il dispiegamento di una rete di sensori che raccoglie i dati relativi al consumo energetico per consentire l’identificazione del profilo di consumo di un sito, di un’attività, dell’illuminazione pubblica di un comune , ecc. Tale profilazione sarà confrontata con politiche prestabilite di riduzione degli sprechi per permettere di intervenire immediatamente sul consumo in eccesso, anche mediante attuatori automatici, conseguendo gli obiettivi di risparmio prefissati e salvaguardando l’efficienza globale del sistema. La piattaforma sperimentale, che consentirà anche l’erogazione contemporanea di servizi pubblici associati, sarà implementata presso le sedi delle Pubbliche Amministrazioni scelte congiuntamente dal CNIPA e dal Politecnico sul territorio nazionale, presumibilmente nel territorio di Torino e Roma. Per queste Amministrazioni non ci saranno spese e neppure sono previsti costi per il Politecnico ed il CNIPA. Il modello di business del programma InnoW@tt PA, è basato sul ”Save Sharing”: saranno individuati dei soggetti finanziatori che realizzeranno queste infrastrutture e verranno remunerati attraverso il riconoscimento di una quota parte del risparmio ottenuto. A seguito dell’esito positivo della sperimentazione le soluzioni individuate potranno costituire delle best practice da estendere ai settori pubblico e privato e segnare l’inizio di una nuova “Economia” mediante la realizzazione di pacchetti di offerta di questo tipo da parte di nuovi soggetti che facciano così nascere un nuovo “mercato” con la creazione di nuovi posti di lavoro.
- EIN Review meeting 2006 - Atene
Il Constantine Karamanlis Institute for Democracy (CKID), fondazione partner di European Ideas Network (EIN) ha organizzato l’incontro di medio termine per la preparazione della Summer University di Lione (settembre 2006).
- Incontro con Alberto Bombassei
La Fondazione incontra Alberto Bombassei Presidente Brembo, azienda leader nel mondo dei sistemi frenanti e ideatore del Parco tecnologico Kilometro Rosso, uno dei più importanti centri di ricerca. Il Presidente è intervenuto delineando un quadro preciso e puntuale della situazione economica e sociale italiana e analizzando in particolare il tema della ripresa economica nell’incertezza dell’attuale quadro politico italiano.
- EIN Summer University 2010 – Budapest
Dal 16 al 18 settembre Budapest ospiterà la Summer University di European Ideas Network, in cui policy-makers, accademici, esponenti delle fondazioni politiche e del settore privato si incontrerranno per dibattere su questioni di attualità politica ed economica europea. Tema di quest’anno: “The Crisis in Europe”. In quest’edizione, dedicata a “The crisis in Europe: re-inventing EU policies delivering growth and fighting poverty”, si parlerà di ripresa economica, crescita, crisi sociale, competitività e fiducia nei mercati finanziari, temi strategici per il futuro dell’Unione. Lo scenario attuale e le necessità dei governi nazionali rendono indispensabile re-inventare le politiche europee e assumere nuovi impegni dopo il Trattato di Lisbona e la Strategia 2020: la Summer University offre un opportunità di confronto e di riflessione sulle sfide che l’Unione Europea è chiamata ad affrontare. Tra i relatori ospiti: José Manuel Barroso, Presidente della Commissione Europea; Jerzy Buzek, Presidente del Parlamento Europeo; Joseph Daul, Presidente del Gruppo PPE al Parlamento Europeo; Victor Orban, neoeletto Primo Ministro ungherese; Yves Leterme, Primo Ministro del Belgio, Alvaro Uribe, ex Presidente della Colombia, Christine Lagarde, Ministro dell’Economia francese, Jurgen Stark, membro del Comitato Esecutivo della Banca Centrale Europea e Pascal Lamy, Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Stefano Riela, Direttore Scientifico di ResPublica, parteciperà all’evento e sarà rapporteur per la tavola rotonda “Europe 2020 from a Centre-Right Perspective: Priorities for a stronger growth in Europe”.
- News - Le conclusioni del Consiglio Europeo di primavera
Il Consiglio europeo tenutosi a Bruxelles il 19 e 20 marzo 2009 ha espresso fiducia nella capacità dell’UE di affrontare la crisi economica e finanziaria. Nel riesaminare lo stimolo di bilancio consistente ora versato nell’economia dell’UE (superiore a 400 miliardi di euro) ha sottolineato che l’azione concertata e il coordinamento sono parte essenziale della strategia di ripresa dell’Europa e che l’Europa farà tutto il necessario per rilanciare la crescita. Ha altresì rilevato che il mercato unico è fondamentale nel rendere la recessione più breve e meno grave. Nell’evidenziare la necessità di far sì che il flusso di prestiti torni a scorrere verso le imprese e le famiglie, ha convenuto di accelerare l’accordo sulle proposte legislative nel settore finanziario attualmente in esame. In giugno, il Consiglio europeo adotterà le prime decisioni per rafforzare la regolamentazione e la vigilanza nel settore finanziario dell’UE, sulla scorta delle proposte della Commissione e in seguito a discussione approfondita in sede di Consiglio della relazione de Larosière. Sulla base dell’esperienza maturata dall’UE e desideroso di contribuire considerevolmente a ridisegnare la futura governance internazionale del settore finanziario, il Consiglio europeo ha definito la posizione dell’Unione in vista del vertice del G20 di Londra il 2 aprile. Il Consiglio europeo è tornato sulla questione della sicurezza energetica: ha convenuto specificamente orientamenti volti all’istituzione di un meccanismo di crisi per far fronte alle interruzioni degli approvvigionamenti. Ha progredito nei preparativi della conferenza di Copenaghen sui cambiamenti climatici. Ha infine concordato una dichiarazione intesa ad avviare il partenariato orientale.
- Incontro con Carlo Andrea Bollino
Il 15 luglio Carlo Andrea Bollino, Presidente di GSE, Gestore Servizi Elettrici, è intervenuto presso la Fondazione sul tema “Fonti energetiche rinnovabili per nuova energia”. Il relatore ha descritto l’assetto e le attività principali di GSE, soffermandosi sui meccanismi di incentivazione per le energie rinnovabili. Si è analizzato lo stato dell’arte di questa tipologia di fonti energetiche in Italia e i suoi prossimi sviluppi. Infine, è stata considerata la nuova politica dell’Unione Europea nel campo dell’energia con i suoi obiettivi strategici e si è esaminato il posizionamento italiano all’interno del panorama comunitario.
- News - Gli europei favorevoli a una più stretta cooperazione con i paesi vicini
Un sondaggio condotto da Eurobarometro per la Commissione europea conferma che una maggioranza significativa dell’opinione pubblica nell’UE approva l’impegno volto a intensificare la cooperazione tra l’Unione e i paesi vicini. In massima parte i partecipanti al sondaggio ritengono importante collaborare con i paesi vicini nel campo della lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo, dello sviluppo economico, dell’immigrazione, della democrazia, dell’istruzione e della formazione. La maggior parte degli europei ritiene che l’aiuto dell’UE ai paesi vicini possa contribuire a diffondere la pace e la democrazia oltre le frontiere dell’Unione, e circa la metà pensa che i paesi vicini, siano effettivamente disposti a cooperare con l’UE per attuare riforme interne. Le principali conclusioni del sondaggio sono le seguenti. L’ampia maggioranza dei partecipanti ritiene importante, o molto importante, cooperare con i paesi vicini nei seguenti settori: lotta contro la criminalità organizzata o contro il terrorismo (89%); ambiente edenergia (86%); sviluppo economico (85%); democrazia (82%); istruzione e formazione (81%); immigrazione (71%); L’opinione pubblica è largamente favorevole anche agli aspetti politici della PEV: il 73% degli intervistati ritiene che l’Unione possa contribuire a promuovere la democrazia nei paesi vicini; il 67% reputa che aiutando questi paesi diminuisca il rischio di guerre e conflitti in Europa; il 62% è del parere che una stretta collaborazione possa ridurre l’immigrazione illegale; Per quanto riguarda il rapporto costi/benefici, la netta maggioranza dei partecipanti al sondaggio (61%) ritiene che la cooperazione fra l’Unione e i paesi vicini possa apportare vantaggi a entrambe le parti, ma il79% è preoccupato per i costi. Il 61% pensa che favorendo la prosperità dei vicini si aumenti anche il benessere dell’UE, e il 74% è del parere che ciò permetterà alle imprese europee di espandersi su nuovi mercati. Peraltro, il 45% teme che promuovendo riforme nei paesi vicini si metta in pericolo la pace e la stabilità nell’UE; La conoscenza della politica europea di vicinato è aumentata rispetto all’anno scorso (un intervistato su cinque ne ha sentito parlare).Nel corso del sondaggio sono state condotte 27 000 interviste, fra il 25 maggio e il 30 giugno 2007, nei 27 Stati membri dell’UE.
- Incontro con Roberto Arditti
In vista delle prossime consultazioni elettorali, Roberto Arditti, direttore editoriale de “Il Tempo”, è intervenuto il 16 marzo sul tema “Elezioni: istruzioni per l’uso”. L’incontro è stata l’occasione per commentare la campagna elettorale in corso. Una campagna anomala in quanto condotta in un clima in cui la sfera pubblica e quella privata sono state oggetto di interesse mediatico anche in assenza di vicende giudiziarie rilevanti. Si è inoltre parlato di grandi temi che necessiterebbero di un profondo dibattito politico e che sono invece messi in secondo piano a causa degli scoop che dominano la scena mediatica. Tra di essi vi sono le condizioni del Nord e del Sud Italia, che, pur con problematiche diverse, si trovano ad affrontare le complesse conseguenze della crisi economica. L’economia italiana deve ripartire dalle PMI e dall’industria manifatturiera. I prossimi tre anni di legislatura, afferma Arditti, prevedendo pochi momenti elettorali, potrebbero essere decisivi per le riforme strutturali per la competitività del nostro Paese. L’informazione dovrà facilitare il dibattito costruttivo tra maggioranza e opposizione.
- Incontro con Giuseppe Bonomi
Il 15 giugno si è tenuto un incontro con Giuseppe Bonomi, presidente di SEA, sul tema dello sviluppo del sistema aeroportuale in Lombardia. Le operazioni di diversificazione conseguenti alle vicende Alitalia hanno infatti portato a importanti cambiamenti per SEA. Nonostante l’annus horribilis cominciato nel marzo del 2008 con il de-hubbing di Alitalia, la società ha varato un importante piano di investimenti autofinanzati per gli aeroporti in sua gestione. Malpensa ospita oggi la prima base europea della compagnia low-cost EasyJet e ha stretto un forte accordo con Lufthansa che, da parte sua, ha consolidato la strategia multi-hub in Europa. Varie sono le questioni vincolate allo sviluppo aeroportuale in Lombardia, tra queste il rafforzamento infrastrutturale per agevolare il traffico verso Malpensa, la rinegoziazione dei diritti di traffico sulle lunghe tratte e il destino dello scalo di Linate. A livello internazionale è evidente la tendenza a investire molto negli aeroporti: appare così impensabile decidere di dismetterne uno importante come Linate (terzo aeroporto italiano).
- News - Relazione unificata sull'Economia e la Finanza Pubblica
Secondo la Relazione unificata sull'Economia e la Finanza Pubblica presentata dal Ministro Giulio Tremonti, il quadro di finanza pubblica impostato e stabilizzato nel luglio scorso con la “Legge finanziaria triennale”, conferma la sua tenuta. Il successivo deterioramento dei principali rapporti (deficit e debito/PIL) non è dovuto a scelte di politica economica ma a cause economiche esterne. In particolare, esso è dovuto alla crisi economica ed alla conseguente caduta dei gettiti fiscali. E’ stato ed è così anche negli altri grandi Paesi, europei e non solo europei, dove si è manifestato e si manifesta – in aggiunta – un incremento relativamente maggiore nella velocità di crescita della spesa pubblica dovuto alle esigenze di finanziamento dei massicci interventi quasi ovunque operati per salvataggi e sostegni bancari.






