Termometro Economico IV
- ResPublica
- 17 ott 2023
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Nel biennio 2021-2022 l’economia italiana ha mostrato segnali moderatamente positivi. Per monitorarne l’andamento, è stato introdotto il Termometro dell’Economia, un report bimestrale basato su dati Istat. L’obiettivo è fornire indicazioni utili a Governo e Istituzioni per sostenere la crescita e affrontare tempestivamente eventuali criticità. L’analisi è curata da un gruppo di esperti chiamati “Saggi dell’Economia”.
Il quadro economico italiano è più critico del previsto, risentendo del rallentamento globale e delle tensioni internazionali. Nonostante ciò, l’Italia mantiene una crescita positiva (+0,8%), fondamentale per la stabilità finanziaria. Tuttavia, la fiducia delle imprese e gli investimenti calano, incidendo negativamente su produttività e salari. Anche i consumi e il settore dei servizi mostrano segnali di debolezza, mentre il mercato del lavoro registra un calo della disoccupazione ma soffre per la carenza di manodopera qualificata. La demografia continua a peggiorare, con una diminuzione dei nati e della popolazione totale.
Il mercato immobiliare registra un calo marcato delle compravendite e dei prezzi, soprattutto nelle grandi città, penalizzato dall’aumento dei tassi di interesse che limita l’accesso ai mutui. Questo avrà effetti rilevanti sul settore immobiliare e delle costruzioni, che pesa per oltre il 20% del PIL. Gli NPL sono in aumento ma restano sotto controllo grazie a una migliore gestione. Sul fronte energetico, cresce la produzione da fonti rinnovabili, riducendo il consumo di gas, mentre l’inflazione resta stabile a livelli elevati.
La capacità di spesa delle famiglie si riduce, con una diminuzione della propensione al risparmio, sebbene migliorino le opportunità di investimento. In questo contesto, è urgente adottare una strategia coordinata per sostenere la crescita e la fiducia, comunicare chiaramente i limiti di bilancio e favorire investimenti mirati.
Le raccomandazioni principali sono:
Comunicare efficacemente le priorità della legge di bilancio, puntando a misure che stimolino la crescita.
Sostenere imprese e produzione industriale con incentivi mirati.
Gestire l’impatto dell’aumento dei tassi sul mercato immobiliare tramite incentivi all’efficientamento energetico.
Monitorare l’andamento dei crediti deteriorati di famiglie e imprese.
Affrontare la crisi demografica anche con politiche migratorie adeguate.
Razionalizzare la spesa pubblica per reperire risorse necessarie.