Paolo Scudieri
ADADLER PELZER GROUP
Il futuro dell’automotive nella
sfida della transizione ecologica
lunedì 13 dicembre 2021
La storia Adler Pelzer Group è una storia di persone e famiglie che intorno agli anni ‘60, decisero di iniziare i rispettivi percorsi nel settore automobilistico. Lo spirito imprenditoriale dei fondatori era ed è tuttora uno dei capisaldi che caratterizza l’azienda. È leader mondiale nella progettazione, ingegnerizzazione, produzione di componenti e sistemi acustici e termici per il settore automobilistico. Adler ha sempre puntato su due
principi fondamentali, l’innovazione tecnologica e il capitale umano, scommettendo sulla valorizzazione del talento delle persone e sulla loro formazione continua.
In questo senso l’azienda rappresenta una vera imprese d’eccellenza, un motore di sviluppo dei territori e incubatore di imprenditorialità.
Il Presidente Scudieri presiede anche l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica. Con 400 Aziende associate, ANFIA è una delle maggiori associazioni di categoria in Italia. Nata nel 1912, da oltre 100 anni ha l’obiettivo di rappresentare gli interessi delle Associate nei confronti delle istituzioni pubbliche e private, nazionali e internazionali e di provvedere allo studio e alla risoluzione delle problematiche tecniche, economiche, fiscali, legislative del comparto automotive.
La transizione ecologica pone enormi sfide al settore dell’automotive. Un approccio alla decarbonizzazione della mobilità basato esclusivamente sui veicoli elettrici potrebbe portare alla perdita di mezzo milione di posti di lavoro nella Ue, di cui il 70% (359.000 occupati) nel periodo di soli 5 anni compreso tra il 2030 al 2035.
Se invece l’elettrificazione venisse integrata con un approccio tecnologico misto, che consenta l’uso di combustibili rinnovabili, sarebbe possibile ridurre del 50% le emissioni di CO2 entro il 2030, mantenendo al contempo posti di lavoro e creando valore aggiunto. Pur confermando il ruolo essenziale dell’elettrificazione nel raggiungimento degli obiettivi dell’accordo di Parigi, il Presidente Scudieri evidenzia i rischi occupazionali legati alla messa al bando dei motori termici, che interessano oggi una vasta filiera industriale.
Un impatto negativo, che verrebbe compensato solo in parte dai nuovi posti di lavoro (226.000) nella produzione di propulsori per veicoli elettrici.
Oltre ai leader di settore globali e ben capitalizzati, il settore è costituito da centinaia di aziende specializzate e PMI con minor accesso al capitale da investire nella trasformazione dei loro modelli di business. Le opportunità per i veicoli elettrici inoltre dipendono dalla creazione di una profonda catena di approvvigionamento delle batterie dell’Ue, in cui i tempi e le probabilità di realizzazione sono ancora incerti.