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Amb. Christian Masset

AMBASCIATORE DI FRANCIA IN ITALIA

Europa, Italia, Francia: oggi e domani

2021-03-29

Le relazioni bilaterali tra Francia e Italia comprendono storicamente l’insieme dei rapporti diplomatici, politici, militari, economici e culturali intrattenuti dalla Repubblica francese con la Repubblica italiana (dal 1946), il Regno d’Italia (1861-1946) e il Regno di Sardegna (1814-1861). Francia e Italia sono nazioni fondatrici della Comunità europea, membri della NATO e del G7. Negli ultimi anni i rapporti politici tra Francia e Italia erano giunti al loro punto più basso. I due paesi continuano a essere l’uno per l’altro il secondo partner commerciale. Inoltre, i rapporti economici e tecnologici, oltre a quelli culturali e in ambito universitario, continuano e si rinforzano. Le iniziative comuni, come l’azione intrapresa da Confindustria e MEDEF in favore dell’Europa, si moltiplicano. LUISS e Sciences Po hanno dato vita ad alcune iniziative come “Dialoghi italo-francesi per l’Europa”, che riuniscono imprenditori, personaggi del mondo della cultura, ricercatori e figure istituzionali. C’è poi la prospettiva che Italia e Francia formalizzino i loro rapporti con il Trattato del Quirinale. Una cornice politica al massimo livello, un segnale forte di governance europea, una serie di procedure destinate a conciliare interessi e posizioni. Come ogni intesa internazionale è necessario collocare questa intesa nel contesto più generale che l’ha generata, nelle convenienze reciproche e nelle prospettive che può originare.

Sotto il primo profilo, il Trattato del Quirinale si inserisce in un ambito europeo che vede l’Unione paralizzata, a fronte di sfide geopolitiche e minacce securitarie sulla scena internazionale. Il meccanismo delle deliberazioni all’unanimità, non modificabile almeno nel futuro prossimo, richiede una più forte assunzione di responsabilità e di leadership da parte dei Paesi maggiori: non basta più il tradizionale, formalizzato dal Trattato dell’Eliseo del 1963 e aggiornato nel 2019 dal Trattato di Aquisgrana. In questa fase appare urgente una geometria più complessa, che veda il peso della nostra collocazione geopolitica e la dimensione dell’economia italiana. A fronte di sfide globali crescentemente complesse, come la pandemia, i cambiamenti climatici, i rapporti con Pechino, la leadership europea non può che essere plurima. Sotto questo profilo, il Trattato italo-francese è un segnale forte.

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