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Nel corso di un incontro riservato Fondazione ResPublica ha presentato il suo progetto la rinascita della città ligure. Genova si trova nelle condizioni per svolgere un ruolo di volano per il Comune e il territorio che la circonda. La bellezza della città storica, la sua grande tradizione ed eccellenza industriale e quale hub dei servizi marittimi, i collegamenti che ne stanno migliorando l’accessibilità, ne fanno la candidata ideale per un investimento coraggioso volto a accelerare il percorso verso la crescita della città. ResPublica propone un piano straordinario focalizzando le risorse su pochi progetti strategici portati avanti con una regia comune per cambiare in pochi anni il volto della città.

Si è tenuto lo scorso 20 gennaio l’incontro della Fondazione con Daniele Franco, Direttore Generale Banca d’Italia e già Ragioniere Generale dello Stato. La tavola rotonda è stata l’occasione per discutere delle prospettive dell’economia italiana evidenziandone opportunità e punti di maggiore debolezza. L’incontro è stato arricchito dalle presentazioni e analisi dell’ufficio studi di Banca d’Italia. Durante l’incontro Franco si è soffermato sui principali momenti che hanno caratterizzato la sua esperienza, durata oltre cinque anni, al vertice della Ragioneria Generale.

Lunedì 9 dicembre il Prof. Francesco Profumo, Presidente Compagnia di San Paolo e Presidente Associazione Casse di Risparmio, già Ministro dell’Istruzione e della Ricerca, ha introdotto il tema del “Ruolo delle fondazioni ex bancarie a quasi trent’anni dall’approvazione della Legge Ciampi-Amato”, che portò alla privatizzazione delle Casse di Risparmio e delle Banche del Monte. Al giorno d'oggi si contano in Italia 86 fondazioni di origine bancaria, il cui ruolo principale è quello di promuovere lo sviluppo dei territori in cui insistono e sono radicate. Ogni anno, esse devolvono erogazioni filantropiche per circa 1 miliardo di euro in favore di soggetti che perseguono finalità non lucrative di interesse pubblico. Particolare enfasi è stata posta dal Professore sul Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che nel nostro Paese coinvolge 1 milione e 250 mila giovani. Nei primi tre anni il Fondo ha assegnato contributi per 213 milioni di euro (11,7%) sostenendo 271 progetti, di cui l’80% ha riguardato le regioni del Meridione. A seguire il dibattito e le domande dei Soci presenti all’ospite.

Sabato 9 novembre il sen. Matteo Renzi, già Presidente del Consiglio dei Ministri, è intervenuto in Fondazione con un incontro sul tema “Sviluppo e crescita del Paese: quale visione per l’Italia”. Matteo Renzi ha posto il focus del suo intervento su diverse questioni di politica estera, che considera le “questioni vere” da affrontare : la sfida tra i due populismi in America (Donald Trump e Elizabeth Warren) e l’impatto che avranno sulle questioni di interesse nazionale; la Brexit, e cosa succederà dopo: l’Inghilterra diverrà forse una nuova Singapore?; la rivoluzione digitale, quali politiche per assecondarla, per guadagnare in produttività e creare nuovi posti di lavoro; il ruolo della Nato e le tensioni nello scacchiere geopolitico. Attrattività dell’Italia, stabilità politica per investitori e per il sistema economico, corruzione e percezione della corruzione nel Paese, rigenerazione urbana sono stati i temi affrontati nel corso del dibattito animato dai moltissimi soci della Fondazione presenti all’incontro.

Lunedì 28 ottobre 2019 Domenico Siniscalco, Vice Presidente e Managing Director Morgan Stanley International, già Ministro dell’Economia e delle Finanze, è intervenuto in Fondazione con un intervento sul tema: Le conseguenze di lungo periodo della crisi. Il Professore ha tracciato un’analisi accurata sugli effetti della crisi del 2008: insicurezza economica, effetti della globalizzazione sull’economia dei paesi occidentali, precarietà lavorativa, trasformazione tecnologica e effetti distruttivi sui posti di lavoro creano le condizioni affinché il populismo si diffonda capillarmente. La crisi finanziaria e la conseguente recessione hanno reso i sistemi politici fondati sui partiti tradizionali estremamente vulnerabili alle accuse di essere corrotti e di ignorare gli interessi dei cittadini. Contemporaneamente l’alta volatilità del voto e alcune situazioni emergenziali (pensiamo al caso italiano nel 2011) portano i partiti tradizionalmente contrapposti (socialisti/socialdemocratici e popolari/conservatori) su posizioni sempre più convergenti, spalancando le porte alla narrativa populista. A seguire si è svolto il consueto dibattito tra il prof. Siniscalco e i Soci di ResPublica sulle questioni affrontate.

Il Senatore Pier Carlo Padoan, già Ministro dell’Economia e delle Finanze dei Governi Renzi e Gentiloni, è stato ospite di Fondazione ResPublica lunedì 30 settembre 2019 per raccontare a Soci e amici di ResPublica la sua esperienza al vertice del MEF e le sfide che l’Italia si trova oggi a dover affrontare in campo economico e nella preparazione della Legge di Bilancio 2020. Il Senatore Padoan ha voluto sottolineare molti dei contenuti del suo ultimo libro “Il sentiero stretto” pubblicato a marzo 2019, rispondendo a molte domande da parte dei presenti. L’incontro con il Senatore si inserisce in un ciclo di incontri che la Fondazione sta organizzando con alcune eminenti figure dell’economia, in particolare ex Ministri, e che vedrà dopo l’incontro con il Ministro Giovanni Tria di maggio, incontri con gli ex Ministri Giulio Tremonti e Domenico Siniscalco per dibattere e approfondire le scelte di politica economica necessarie allo sviluppo del Paese.

Il prof. Giulio Tremonti ha tenuto lo scorso 14 settembre un incontro con la Fondazione per definire la sua visione sul futuro dell’economia italiana in una visione più ampia che abbraccia anche tensioni sui mercati internazionali ripercorrendo gli ultimi 20 anni in cui eventi economici di grande portata, dall’entrata della Cina nel WTO fino alla grande crisi iniziata nel 2007, hanno cambiato il percorso della storia moderna e il volto della finanza. L’incontro è stata l’occasione per dibattere con i presenti del nuovo libro edito da Solferino “Le Tre Profezie: appunti per il futuro”, un testo con cui il prof. Tremonti spinge il proprio sguardo verso il futuro dell’europa prendendo spunto da tre profezie che emergono dalla storia passata. Quella di Marx sulla deriva del capitalismo globale, quella del Faust di Goethe sul potere mefistofelico del denaro e infine quella di Giacomo Leopardi sulla crisi di una civiltà cosmopolita. Una visione realistica, certo con parecchie ombre sul futuro dell’occidente, ma nella convinzione che la strada non è già tracciata e che non tutto è perduto per l’Italia e per il futuro dell’Europa.

Lunedì 1 luglio Giancarlo Blangiardo, Presidente ISTAT, è stato guest-speaker di ResPublica sul tema “Tendenze demografiche e percorsi di vita. Riflessioni dal Rapporto ISTAT sulla situazione del Paese”. Tra gli aspetti che hanno influenzato l’andamento economico italiano dell’ultimo decennio, i fattori socio-demografici hanno rivestito un ruolo determinante. Il quadro demografico del 2018 conferma le dinamiche in atto ormai da tempo, rappresentate dal calo delle nascite e dall’invecchiamento della popolazione I dati diffusi in occasione della pubblicazione del Rapporto Annuale Istat 2019 hanno fotografato una situazione demografica del Paese piuttosto preoccupante: si stima che il cosiddetto Paese delle culle vuote, nel 2050, vedrà crescere la quota di ultra 65enni (oggi al 23%) di ulteriori 9-14 punti percentuali. Per effetto di questo invecchiamento verranno meno circa 6 milioni di persone in età da lavoro, con effetti pesanti sul nostro sistema di welfare. L’Italia sarebbe così tra i pochi paesi al mondo a sperimentare una significativa riduzione della popolazione in età lavorativa, a meno di inversioni di tendenza. I soci della Fondazione hanno poi dibattuto con il Presidente Blangiardo delle prospettive demografiche del paese, della sostenibilità del nostro modello di welfare e dei flussi migratorie in relazione al tema demografico.

Mercoledì 19 giugno Roberto Nicastro, Vice Presidente Banca UBI, è intervenuto in fondazione sul tema “Risoluzione di una crisi: le Goods bank, tra regole, mercato, territori e risparmiatori”, oggetto del suo ultimo libro appena pubblicato. La vicenda delle quattro Good Banks, nate a seguito del recepimento della BRRD, fu il primo caso di risoluzione bancaria in Europa, evento che fu gestito in una cornice normativa sperimentale e che ha cambiato lo scenario futuro della gestione delle crisi bancarie. Una vicenda che è diventata un libro scritto da Roberto Nicastro, che delle quattro Good Banks fu presidente. Nicastro ha tenuto a sottolineare, a conclusione dell’intervento, che grazie a quanto fatto, fu possibile evitare una contaminazione del sistema, con beneficio sia per la stabilità del sistema finanziario che del Paese nel suo complesso. A seguire un lungo dibattito con i soci presenti.

È stato ospite di Fondazione ResPublica lo scorso 3 giugno il dott. Vittorio Grilli, già Ministro dell’Economia e delle Finanze durante il Governo Monti e oggi Chairman per il Corporate Investment Banking di Europa, Medio Oriente e Africa di JP Morgan. L’incontro con Grilli si inserisce in un ciclo di incontro aperto dal Ministro Giovanni Tria cui seguiranno numerosi ex ministri dell’Economia e delle Finanze per aiutare soci e amici della Fondazione a comprendere l’evoluzione del sistema economico italiano nel contesto globale. Oggetto dell’incontro sono stati in particolare i cambiamenti nei modelli bancari e l’evoluzione del settore, così come le prospettive di integrazione connesse all’Unione Bancaria Europea, un tassello fondamentale per l’integrazione dei mercati ma ancora non pienamente implementata.

Mercoledì 22 maggio 2019 Marco Bucci, Sindaco del Comune di Genova e Commissario Straordinario per la ricostruzione del Ponte Morandi, è intervenuto a ResPublica. Bucci ha esordito ricordando che Genova è una delle principali città-porto del Mediterraneo che per secoli ha basato la sua ricchezza sui traffici e sui commerci marittimi. Il terzo millennio richiede, però, una nuova capacità di visione per la città che, partendo dal polo portuale, possa rigenerare l’economia su basi di sostenibilità e maggiore qualità della vita. Il sindaco ha confermato la necessità che alcuni investimenti siano avviati con rapidità, per consentire di recuperare l’attrattività della città per le attività economiche. I dati economici dell’area genovese mostrano primi segnali di ripresa, per tale motivo il sindaco chiede particolare attenzione da parte del Governo, per sfruttare questa finestra temporale e consentire un rapido sviluppo della città. Al fine di rendere maggiormente attrattiva la città è infine prioritario porre l’accento sul tema non secondario della rigenerazione urbana delle aree industriali dismesse, del water-front e del centro storico, così come la predisposizione di un offerta culturale che offra Molti i soci presenti, in particolare dell’area genovese che hanno dibattuto con il Sindaco sulle prospettive della città.

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria è stato ospite lunedì 6 maggio di Fondazione ResPublica per un incontro riservato sui principali temi economici. L’incontro si è tenuto nella splendida cornice della Sala Azzurra di Palazzo Litta a Milano alla presenza di circa 70 esponenti della business community lombarda. La Fondazione ha voluto offrire al Ministro il punto di vista del mondo imprenditoriale e finanziario per dialogare sulle possibili misure per spingere la crescita e lo sviluppo economico del Paese. L’ing. Roberto Testore ha introdotto l’incontro a nome di tutti i presenti, prima di lasciare la parola al Ministro Tria e ai numerosi interventi moderati da Carlo Clavarino. I partecipanti hanno sottolineato nei loro interventi la professionalità con cui il Ministro, nel corso di quest’ultimo anno, ha saputo declinare indirizzi politici molto sfidanti in relazione al quadro economico, che vede l’ Italia dover fare i conti con la nota scarsità di risorse, apprezzandone in particolare la fermezza nella difesa della tenuta del bilancio dello Stato. Molte le proposte sollevate dai soci durante l’incontro che hanno trovato risposte concrete e grande apertura da parte del Ministro in vista di prossimi provvedimenti. Tra gli argomenti trattati: le misure per capitalizzare le imprese italiane e per favorire il credito verso le PMI, l’importanza dell’attrazione degli investimenti e dello sblocco delle opere pubbliche con un maggior ricorso ai capitali privati in PPP e il ruolo dell’innovazione sia nelle imprese che per ridurre i costi dello stato.