Il 19 novembre 2009 il Ministro Giulio Tremonti ha tenuto a Pechino presso la Scuola Centrale del Partito Comunista Cinese una lezione sulle cause della prima crisi globale e le future prospettive politiche.
Nei vent’anni che sono seguiti alla caduta del muro di Berlino nel 1989, la struttura e la velocità del mondo sono radicalmente cambiate.
In questo breve periodo di tempo, afferma il Ministro, «il mercato è diventato globale, mentre il diritto è rimasto locale. È così che si è creata una drammatica asimmetria tra economia e politica, tra realtà e regole. È questa l’origine della crisi».
Analizzando i caratteri di tale crisi, viene descritto come quest’ultima sia stata fermata dalla politica e dai Governi che, attraverso diverse misure d’intervento, “sono(ri)entrati nell’economia, un campo che prima si pensava dovesse essere monopolizzato dal mercato”.
Tuttavia, si ammonisce, lo scenario è stato modificato solo temporaneamente e “le cause, gli effetti e i rischi della crisi sono ancora fondamentalmente in essere”: e’ necessario sostenere quel cambio di paradigma che appare già in atto e che comporta un ritorno all’economia reale e il consolidamento di un nuovo ordine politico.
Il Ministro segnala come il G20 rappresenti una “forma iniziale e sperimentale della nuova necessaria governance globale” e, guardando al futuro, sottolinea l’importanza della creazione di uno strumento giuridico multilaterale che fornisca regole generali e rappresenti il nuovo ordine.