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Incontro con Luigi Marattin

Aggiornamento: 9 ott


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Luigi Marattin

membro della Camera dei deputati della Repubblica Italiana e Segretario Nazionale del Partito Liberaldemocratico


"Proposte economiche per il futuro dell'Italia"


mercoledì 17 settembre 2025



Dal 1995 l’Italia registra la crescita del PIL più bassa del mondo occidentale, con gravi conseguenze su salari, investimenti, sanità e welfare. La vera causa non è la mancanza di spesa pubblica o la globalizzazione, ma il crollo della produttività, fermo dagli anni ’70. Dopo l’ingresso nell’euro, il Paese ha perso le scorciatoie di svalutazione e debito, ritrovandosi con istituzioni, regole e servizi pubblici inadatti all’economia moderna. Scuola, welfare, fisco e infrastrutture restano ancorati a modelli del passato, mentre la politica, divisa in blocchi ideologici e incapace di chiedere sacrifici, evita le riforme strutturali necessarie per rilanciare la crescita.


La crisi è anche politica e istituzionale: partiti personalistici, istituzioni lente, radicalizzazione mediatica e debole rappresentanza dell’elettorato moderato alimentano l’instabilità. Per rilanciare il Paese servono riforme vere: riduzione della spesa inefficiente, liberalizzazioni, revisione del welfare e una scuola autonoma e meritocratica. Solo con maggiore produttività si potrà affrontare il debito pubblico e competere nel contesto globale. Il problema non è strutturale né inevitabile, ma frutto di decenni di rinvii e scelte opportunistiche che una politica coraggiosa dovrebbe finalmente superare.




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