In questi tempi di crisi si dibatte molto sul ruolo anticiclico e antirecessivo degli investimenti infrastrutturali. Isabella Bruno Tolomei Frigerio, presidente di Ferfina, holdig di Condotte d’acqua, fa il punto sulla situazione italiana, riflettendo sugli aspetti più critici e avanzando alcune proposte. Se attraverso gli investimenti in infrastrutture è possibile invertire il trend recessivo dell’economia nazionale e mondiale, il problema reale per il nostro Paese è far partire nel breve periodo le opere e i cantieri, operazione spesso difficile e rallentata dalle procedure. Al fine di velocizzare l’iter è possibile quindi puntare su una semplificazione delle procesure stesse, su una maggiore attenzione ai costi effettivi, sul mantenimento dell’arbitrato in caso di contenzioso tra imprese e amministrazione, su una efficace gestione del consenso e su una revisione delle procedure di gara per garantire una coerenza di costi e di competenze. Per far partire subito le opere il rimedio è fornire subito “benzina” al sistema attraverso molteplici strumenti di reperimento delle risorse. Tuttavia, se ad una crisi globale bisogna rispondere in maniera coordinata, bisogna considerare che negli Stati Uniti si stanno attuando grandi piani utilizzando fondi pubblici, mentre i paesi europei tendono ancora a focalizzarsi maggiormente sull’equilibrio di bilancio e sul rispetto dei parametri comunitari.
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