Marcella Panucci e Carlo Altomonte
MINISTERO PA
La riforma della PA nella sfida del Recovery Plan
Lunedì 10 maggio 2021
I Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza sono innanzitutto piani di riforma. Le linee di investimento devono essere accompagnate da una strategia di riforme orientata a migliorare le condizioni regolatorie e ordinamentali di contesto e a incrementare stabilmente l’equità, l’efficienza e la competitività del Paese. La strategia di riforma del PNRR messe in atto dal Governo comprende riforme orizzontali (o di contesto) e riforme abilitanti e settoriali. Il Piano individua due riforme orizzontali: la riforma della Giustizia e la riforma della Pubblica Amministrazione. L’uso efficiente delle risorse messe a disposizione dal PNRR dipende dalla riforma della Pubblica amministrazione. L’Italia ha già sperimentato più volte l’incapacità di spendere i fondi europei. In questa occasione, per di più, l’utilizzo dei finanziamenti va concentrato in un periodo di soli 5 anni: dal 2021 al 2026. La Commissione europea nelle sue Raccomandazioni annuali chiede da tempo all’Italia una riforma della Pubblica amministrazione. La debole capacità amministrativa del settore pubblico italiano ha rappresentato un ostacolo agli investimenti pubblici e al miglioramento dei servizi negli ultimi anni. Il PNRR affronta questa rigidità e promuove un’ambiziosa agenda di riforme. Uno dei lasciti più preziosi del PNRR deve essere l’aumento permanente dell’efficienza della Pubblica Amministrazione e della sua capacità di decidere e mettere a punto progetti innovativi. Con l’ultimo passaggio parlamentare alla Camera del decreto sul reclutamento nella Pubblica amministrazione si chiude il primo cantiere normativo per l’attuazione del Recovery.
In sintesi le principali leve della riforma della PA si declinano in:
• Sviluppo all’interno della PA di un capitale umano
di eccellenza, anche attraverso la promozione della mobilità interna ed esterna;
• Semplificazione delle procedure burocratiche al fine di favorire l’attuazione del PNRR, rendere più efficace ed efficiente l’azione amministrativa, ridurre tempi e costi per cittadini e imprese;
• Digitalizzazione dei processi interni e dei servizi della PA attraverso la reingegnerizzazione delle procedure amministrative, lo sviluppo di nuove infrastrutture tecnologiche, i servizi digitali.