Giancarlo Ruscitti (Segretario regionale Sanità e Sociale della Regione Veneto) e Carlo Lucchina (Direttore Generale Sanità della Regione Lombardia) si sono confrontati in un incontro organizzato dalla Fondazione ResPublica sui temi del federalismo e dell’efficienza nel sistema sanitario nazionale e regionale. Lombardia e Veneto rappresentano due regioni virtuose nell’ambito della sanità e sono tra quelle che hanno tratto i maggiori benefici dalla devolution iniziata negli anni ’90. Il sistema veneto si è strutturato in maniera da garantire un’elevata capillarità di interventi sul territorio, puntando in particolare sul coinvolgimento dei comuni. Al fine di un’ottimizzazione delle procedure e delle spese, la gestione di alcuni processi avviene a livello regionale attraverso un approccio collaborativo tra gli enti coinvolti. Il sistema lombardo possiede una caratteristica unica, ossia da circa dieci anni divide l’erogatore del servizio dal programmatore dello stesso. Anche in questa regione vi è una collaborazione con i comuni ed è sempre più difficile individuare il confine tra l’assistenza sanitaria e quella sociale. La Lombardia privilegia la libertà di scelta del cittadino di individuare la struttura migliore, pubblica o privata, per la propria salute. A livello nazionale, la situazione dei sistemi sanitari è decisamente eterogenea (un esempio è il diverso livello d’informatizzazione delle procedure) e le sfide che le regioni sono chiamate ad affrontare sono molteplici, a cominciare da un efficiente sviluppo delle capacità gestionali e di management.
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