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News - Gli europei favorevoli a una più stretta cooperazione con i paesi vicini

Un sondaggio condotto da Eurobarometro per la Commissione europea conferma che una maggioranza significativa dell’opinione pubblica nell’UE approva l’impegno volto a intensificare la cooperazione tra l’Unione e i paesi vicini. In massima parte i partecipanti al sondaggio ritengono importante collaborare con i paesi vicini nel campo della lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo, dello sviluppo economico, dell’immigrazione, della democrazia, dell’istruzione e della formazione. La maggior parte degli europei ritiene che l’aiuto dell’UE ai paesi vicini possa contribuire a diffondere la pace e la democrazia oltre le frontiere dell’Unione, e circa la metà pensa che i paesi vicini, siano effettivamente disposti a cooperare con l’UE per attuare riforme interne. Le principali conclusioni del sondaggio sono le seguenti.

  • L’ampia maggioranza dei partecipanti ritiene importante, o molto importante, cooperare con i paesi vicini nei seguenti settori: lotta contro la criminalità organizzata o contro il terrorismo (89%); ambiente edenergia (86%); sviluppo economico (85%); democrazia (82%); istruzione e formazione (81%); immigrazione (71%);

  • L’opinione pubblica è largamente favorevole anche agli aspetti politici della PEV: il 73% degli intervistati ritiene che l’Unione possa contribuire a promuovere la democrazia nei paesi vicini; il 67% reputa che aiutando questi paesi diminuisca il rischio di guerre e conflitti in Europa; il 62% è del parere che una stretta collaborazione possa ridurre l’immigrazione illegale;

  • Per quanto riguarda il rapporto costi/benefici, la netta maggioranza dei partecipanti al sondaggio (61%) ritiene che la cooperazione fra l’Unione e i paesi vicini possa apportare vantaggi a entrambe le parti, ma il79% è preoccupato per i costi. Il 61% pensa che favorendo la prosperità dei vicini si aumenti anche il benessere dell’UE, e il 74% è del parere che ciò permetterà alle imprese europee di espandersi su nuovi mercati. Peraltro, il 45% teme che promuovendo riforme nei paesi vicini si metta in pericolo la pace e la stabilità nell’UE;

  • La conoscenza della politica europea di vicinato è aumentata rispetto all’anno scorso (un intervistato su cinque ne ha sentito parlare).Nel corso del sondaggio sono state condotte 27 000 interviste, fra il 25 maggio e il 30 giugno 2007, nei 27 Stati membri dell’UE.

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