top of page

Maria Stella Gelmini

MINISTRO PER LE AUTONOMIE REGIONALI

Il PNRR tra transizione energetica e nuove opportunità per i giovani

2021-11-29

Come affermato dalla Signora Ministro una quota cospicua delle linee di investimento del PNRR vedrà un coinvolgimento diretto degli enti locali. Questi oltre a presentare proposte avranno un ruolo di primo piano nella realizzazione delle opere pubbliche. Questo aspetto presenta una criticità importante, poiché gli enti locali potrebbero non avere le strutture adeguate per portare a termine le opere previste dal Pnrr. Questo potrebbe spingere il governo a esercitare i propri poteri sostitutivi, determinando una forte concentrazione nella gestione delle risorse. Gli enti coinvolti inoltre saranno responsabili anche dei controlli sulla regolarità delle spese e delle procedure. Per questo fine il Pnrr prevede la possibilità, anche per gli enti locali, di assumere esperti a tempo determinato o di avvalersi di consulenti esterni. Il coordinamento tra lo stato centrale e l’attività degli organi periferici sarà assicurato dalla cabina di regia, ente creato per la gestione del Pnrr e guidato direttamente dal presidente del consiglio dei ministri. All’interno di questo soggetto sarà coinvolta anche una rappresentanza della conferenza stato-regioni e della conferenza unificata. Per garantire il corretto andamento del Pnrr il governo ha messo in piedi una complessa struttura di governance per monitorare i progetti e risolvere eventuali criticità. L’articolo 12 del Dl 77/2021 prevede inoltre che il governo possa esercitare dei “poteri sostitutivi” nel caso in cui gli enti locali chiamati a svolgere il ruolo di soggetti attuatori non riescano a rispettare i tempi previsti.

Oppure nel caso in cui siano riscontrate delle difformità nella realizzazione dei progetti rispetto a quanto presentato. Tramite questi poteri il consiglio dei ministri potrà, a determinate condizioni, attribuire a un altro organo pubblico o a un commissario ad acta il potere di adottare gli atti necessari e di provvedere all’esecuzione ai progetti. Nella sua relazione l’Ufficio parlamentare di bilancio stima che gli enti locali saranno chiamati a gestire un importo compreso tra i 66 e i 71 miliardi di euro. Si tratta di un valore percentuale compreso tra il 34,7% e il 36,9% dei fondi destinati all’Italia nell’ambito del Recovery and resilience facility. Gli enti locali saranno particolarmente coinvolti su transizione ecologica, inclusione sociale e salute. Il confronto e il dibattito tenuto dopo l’intervento della Signora Ministro è stato molto apprezzato dai presenti e ha fornito stimoli di riflessioni interessanti e costruttivi anche per la Signora Ministro.

bottom of page