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Incontro con Suor Anna Monia Alfieri

Suor Anna Monia Alfieri
Rappresentante legale Istituto delle Marcelline, Esperta di organizzazione dei sistemi formativi e Membro del gruppo di lavoro per l’istruzione non statale del Ministero dell’Istruzione e del Merito
Il pluralismo educativo, una scelta ancora possibile
27 febbraio 2024

La Costituzione italiana fonda il sistema scolastico sul diritto soggettivo di libertà di scelta delle famiglie e sulla pluralità dell’offerta formativa. In tal senso nessuna discriminazione può essere ammessa tra i cittadini che optano per la scuola pubblica statale o la scuola pubblica paritaria. La scuola, infatti, è sempre “pubblica” in quanto aperta a chiunque, ma distinta tra statale e paritaria, ai sensi della legge sulla parità 62/2000.

Ad oggi la scuola pubblica paritaria (cattolica, di ispirazione cristiana o in larga misura ormai laica) è in grave difficoltà: negli ultimi 25 anni sono circa 800 gli istituti paritari che hanno chiuso sul territorio nazionale, con un calo degli studenti di circa il 32%. Per garantire il pluralismo educativo è necessaria una forma di sostegno verso quegli istituti che si trovano a fronteggiare difficoltà economiche sempre maggiori. L’alternativa è la sopravvivenza delle sole scuole paritarie “elitarie”, con rette elevate ed accessibili a quote minoritarie della popolazione.

Attualmente il costo medio per studente sostenuto dallo Stato ammonta a circa 8/13 mila euro all’anno. A fronte di coloro che optano per una scuola paritaria, e pagano le imposte per il sostegno al sistema di istruzione pubblico statale di cui non beneficiano, lo stato trattiene circa 7.500 euro e assegna un contributo di circa 600 euro. Grazie al sistema delle scuole paritarie, lo Stato italiano risparmia quindi circa 6 miliardi di euro l’anno. Nella maggior parte dei Paesi europei il pluralismo è invece davvero assicurato e la scelta tra sistema pubblico o paritario non grava interamente sulle famiglie, garantendo maggiore concorrenza tra gli istituti e qualità della formazione.

Suor Anna ha auspicato un cambio di paradigma nel settore dell’istruzione, che si ispiri, per esempio, al bipolarismo esistente in sanità tra SSN e Privato accreditati e convenzionati, e che consente ai cittadini di scegliere ottenendo poi il rimborso da parte dello Stato per il servizio reso.
L’incontro è stato un’occasione per riflettere e sfatare alcuni luoghi comuni che spesso circondano gli Istituti di formazione non statali, e sui rischi che il “monopolio dell’istruzione” può avere sulla qualità della formazione.

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