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Vittorio Colao

TASK FORCE ITALIA “FASE 2”

PAST CHIEF EXECUTIVE OFFICER VODAFONE GROUP

Lunedì 30 novembre 2020

Vittorio Colao ha partecipato lunedì 30 novembre a un webinar organizzato da ResPublica. Nell’aprile del 2020 è stato designato dal Governo italiano per guidare la task force della cosiddetta “Fase 2” per la ricostruzione economica del Paese. Il dossier presentato al governo Conte il 9 giugno scorso dalla task force intitolato “Iniziative per il rilancio 2020-2022”.

Il Dottor Colao conferma durante lo speech che:” Nel piano abbiamo indicato iniziative da fare subito: liquidità alle imprese, settore turistico, sostegno al lavoro, semplificazioni amministrative. E abbiamo distinto le necessarie iniziative di lungo periodo. È questo che ha fatto la task force che ho avuto il privilegio di guidare. Molti dei temi del nostro report sono stati recepiti dal governo”. Il Piano si compone oltre cento schede e sei aree d’intervento:

• Imprese e lavoro come motore dell’economia: Il tessuto economico e produttivo del Paese deve essere reso più robusto e innovativo. Il Comitato ha valutato le necessità e le opportunità per rafforzare e sostenere le imprese italiane nel recupero di competitività e produttività e nella connessa creazione di occupazione di qualità e per facilitare l’innovazione tecnologica e di prodotto.

• Infrastrutture e ambiente come volano del rilancio: Sulle infrastrutture si punta a un piano d’investimenti nel settore delle telecomunicazioni con lo sviluppo del 5G, delle autostrade, delle ferrovie e la digitalizzazione della PA e un piano di salvaguardia dell’ambiente. Il piano propone un’ampia gamma di interventi volti ad accelerare la realizzazione delle infrastrutture strategiche.

• Turismo arte e cultura come brand del Paese: Per l’area del turismo, dell’arte e della cultura si insiste sulla riqualificazione delle strutture ricettive anche con l’utilizzo di beni immobiliari pubblici di carattere storico ed artistico. Tra gli obiettivi del piano: la difesa della percezione internazionale dell’Italia per il rilancio nel 2021; una nuova governance e strategia per il turismo; una forte valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, agendo sul fronte sia delle risorse che sul fronte delle competenze.

• Pubblica amministrazione alleata di cittadini e imprese: Si propone poi una pubblica amministrazione sempre più digitalizzata legata ad autocertificazioni e meccanismi di silenzio-assenso. Aumentare contemporaneamente la produttività della PA e la qualità del servizio che fornisce – proponendo interventi di semplificazione e investimenti in tecnologia e risorse.

• Istruzione, ricerca e competenze fattori chiave per lo sviluppo: Un elevato livello di istruzione e di competenze è alla base della competitività e del benessere di ogni paese oltre che della qualità della sua democrazia, mentre la ricerca è un fattore indispensabile per lo sviluppo economico e sociale. Il Comitato ha formulato proposte per utilizzare la fase di rilancio per modernizzare il sistema di istruzione e di ricerca e la sua governance, per recuperare lo squilibrio tra domanda e offerta.

• Famiglie e individui per una società più inclusiva e equa: Per ciò che riguarda la promozione di una società più inclusiva ed equa si fa riferimento a un welfare di prossimità nelle aree metropolitane, al sostegno per l’occupazione femminile e ad un assegno unico per i figli a carico. Attenzione specifica è stata posta alla parità di genere, con iniziative volte sia a garantire miglioramenti di policy e normative sia ad aumentare la rappresentanza di genere e l’equità retributiva.

Durante il Webinar di ResPublica Vittorio Colao ha evidenziato che da una disanima dei diversi piani proposti dai principali Paesi europei emergono temi comuni.

I Piani di rilancio dei Paesi Europei

Digitalizzazione, Green Energy, Ricerca e Sviluppo, Infrastrutture sono tra i pilastri contenuti nei piani di rilancio. Ci sono però delle specificità paese che condizioneranno pesantemente la capacità dei singoli Stati di raggiungere gli obiettivi contenuti nei piani e che potrebbero minare l’erogazione dei fondi.

Tra questi il dott. Colao cita le execution capabilities come una capacità critica indispensabile per il nostro Paese. Ulteriori difficoltà emergono dalla complessità burocratica che caratterizza l’Italia e il supporto sociale che può essere conseguito solo con la trasparenza e una comunicazione chiara e responsabile.

Le più accreditate analisi economiche suggeriscono che se l’Italia non saprà profittare con successo del programma New Generation Eu, il rilancio dell’economia italiana sarà più lungo rispetto ai nostri principali partner europei e i divari tenderanno ad aumentare.

È necessario realizzare davvero gli investimenti in innovazione e trasformazione del nostro sistema. Occorre una capacità di esecuzione dei progetti di investimento che dipendono strettamente dalla governance. La valutazione delle effettive capacità di realizzare il progetto è infatti un fattore determinante per la decisione di finanziarlo.

Il tema della governance esecutiva dei progetti di investimento che devono essere finanziati con i fondi Ue è quindi centrale.

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